Giro delle Fiandre: la Lampre si fa vedere con la grinta di Zurlo

La LAMPRE-MERIDA nella 100^edizione del Giro delle Fiandre (255,9 km) è tutta nella grinta di Federico Zurlo. Il ventiduenne italiano, all’esordio nella Classica dei Muri, ha onorato la maglia blu-fucsia-verde.
La LAMPRE-MERIDA nella 100^edizione del Giro delle Fiandre (255,9 km) è tutta nella grinta di Federico Zurlo.
Il ventiduenne italiano, all’esordio nella Classica dei Muri, ha onorato la maglia blu-fucsia-verde lottando con coraggio nella prima fase di gara: la corsa ha infatti vissuto una parte iniziale molto combattuta e aperta, nella quale nessun tentativo di fuga è riuscito a vincere la resistenza del gruppo, anche a causa di una media oraria assai elevata (46,400 km/h nella prima ora).
Zurlo è stato bravo a non demordere, a gravitare attorno alla testa del gruppo fino all’80° chilometro e a saper cogliere il momento giusto per unirsi a un ennesimo allungo, questa volta rivelatosi buono.
Il corridore della LAMPRE-MERIDA si è così trovato in testa alla corsa assieme a Postlberger, Erviti, Hoecke, Houle e Kreder, dando vita a una fuga che è riuscita a toccare un vantaggio massimo di 4′ sul gruppo.
Col passare dei chilometri, il drappello di testa si è sgretolato: Zurlo ha mostrato un buon approccio alle difficoltà del percorso, ovvero muri e tratti in pavè, ma non ha potuto resistere alla rimonta del gruppo, in forte accelerazione sul Molenberg, venendo riassorbito dal plotone a poco meno di 100 km dal traguardo.
Zurlo (foto Bettini) ha cercato con determinazione di rimanere il più a lungo possibile col gruppo principale ma, con le energie in riserva per via della proposività espressa nella prima parte di gara e con un principio di crampi, ha dovuto cedere le ruote del plotone ai -50 km, trovando comunque la grinta necessaria per completare la corsa al 104^ posto, a 12’48” dal vincitore Sagan (2° Cancellara, 3° Vanmarcke).
Il giovane veneto è stato l’unico atleta della LAMPRE-MERIDA a completare il Giro delle Fiandre, tutti ritirati gli altri ciclisti blu-fucsia-verdi: il duo asiatico composto da Xu Gang e Chun Kai Feng (presenza storica, la loro: primo cinese e primo taiwanese al via della Classica belga) ha onorato la corsa proponendosi con grande vitalità nei tentativi di fuga che hanno contraddistinto l’avvio di gara; sfortuna per Pibernik, caduto dopo 120 km di corsa (contusioni e abrasioni).
“Ho sempre sognato di correre gare come quella di oggi, potete quindi immaginare con quanta eccitazione mi sono avvicinato alla piazza di Bruges in partenza – ha spiegato Zurlo – Sono riuscito a trasformare l’emozione in energia, che mi ha consentito di essere reattivo e battagliero sin dai primi chilometri.
La fuga ha tardato a nascere, è partita quasi per sfinimento, dopo molti scatti di tantissimi corridori. La soddisfazione che ho provato quando ho realizzato che ero nell’azione buona è stata enorme.
Sui muri è stata dura, il percorso del Fiandre non concede momenti per rifiatare, così quando il gruppo ha alzato il ritmo la mia avventura in testa alla gare è terminata.
Non è finita però la mia corsa: ero stanco, avvertivo i crampi alle gambe, ma volevo arrivare al traguardo.
Ringrazio i miei direttori sportivi per gli incoraggiamenti, sono stato un gran supporto morale per tirare fuori la grinta necessaria per giungere a Oudenaarde.
Sono stanchissimo, ma vivere queste emozioni è un’esperienza unica: appuntamento ora alla Parigi-Roubaix”.
ORDINE D’ARRIVO
1- Sagan 6h10’37”
2- Cancellara 25″
3- Vanmarcke 28″
4- Kristoff 49″
5- Rowe s.t.
104- Zurlo 12’48”