Il consigliere provinciale Andrea Monti si appella ai sindaci: boicottate il canone Rai

26 aprile 2016 | 09:40
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Il consigliere provinciale Andrea Monti si appella ai sindaci: boicottate il canone Rai

Andrea Monti, consigliere provinciale e assessore lazzatese, non ha dubbi: ogni sindaco deve compiere una battaglia contro il canone Rai in bolletta, per spingere l’esecutivo a eliminarlo del tutto.

Andrea Monti, consigliere provinciale e assessore al territorio e alla sicurezza di Lazzate, invita i sindaci a boicottare il canone Rai. Una tassa che il consigliere della Lega considera odiosa soprattutto perché va a finanziare un’azienda televisiva «che fa acqua da tutte le parti». La novità è che forse c’è davvero un buon motivo per non pagare più il canone senza violare la legge: e il tutto grazie a Renzi e all’idea di inserire il canone in bolletta.

«Il Governo è nel caos più assoluto nella gestione del canone in bolletta – spiega Monti -. Ha sguinzagliato anche l’Agenzia delle entrate, che sta richiedendo ai Sindaci di inviare corposi dati anagrafici sulle famiglie residenti». Monti aggiunge che da anni Lazzate si batte contro il canone, e che infatti anche questa volta il sindaco, Loredana Pizzi, ha aspettato a inviare i nominativi dei suoi concittadini, preferendo chiedere consiglio a Co.Nord (Confederazione comuni e province del Nord). Che ha risposto spiegando perché il Comune potrebbe rifiutarsi di diffondere i dati dei lazzatesi, andando contro al principio di collaborazione tra gli enti pubblici.

Il Consiglio di Stato del 14 aprile ha infatti criticato l’imprecisione del decreto che inserirebbe il canone in bolletta: manca una definizione di “apparecchio tv” e non si dice se il canone debba essere pagato una sola volta anche in presenza di più apparecchi televisivi per casa. Soprattutto, non si prevede una disposizione regolamentare che assicuri il rispetto della normativa sulla riservatezza. «A fronte di questa nuova pronuncia – si legge nella comunicazione inviata da CO.Nord e diffusa da Monti – si potrebbe rispondere all’Agenzia delle entrate sottoponendo il problema della tutela della riservatezza dei dati stessi, viste le censure del Consiglio di Stato, chiedendo se non sia più opportuno attendere la stesura da parte del Governo del regolamento per la tutela della riservatezza di questi, come richiesto dai giudici amministrativi».

«È importante che ogni sindaco compia questa piccola battaglia – commenta Monti -, non tanto per difendere genericamente gli evasori, piuttosto per mettere in difficoltà l’attuazione del canone Rai in bolletta per tutti, anche per chi lo ha sempre pagato, così da spingere l’esecutivo verso la migliore delle soluzioni: abolirlo una volta per tutte».