Monza celebra il 25 aprile. Scanagatti: “Ricordare per combattere il razzismo strisciante”

La città ricorda la resistenza partigiana e la liberazione dal Fascismo. Nell’articolo foto e video della commemorazione
Roberto Scanagatti torna a parlare in occasione del 25 aprile. Il primo cittadino ha partecipato come sempre alla cerimonia della liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista.
“E importante esserci oggi”- ha ricordato il sindaco dal pulpito di piazza Trento e Trieste – Oggi più che mai, è bene tener vivo il ricordo di giornate come questa. Non dobbiamo dimenticare quali sono i valori di libertà e l’altruismo su cui si fonda la nostra democrazia, combattendo tutti insieme il razzismo strisciante e il populismo diffuso che sembra voglia tornare a insidiare il nostro Paese”. Nessun riferimento esplicito a leader o a forze politiche specifiche. Ma l’attacco sembra confezionato su misura, all’indirizzo di una certa ala della destra del paese. Grande attenzione invece riservata alle donne partigiane, nel 70° anniversario della conquista del voto femminile; e alle parole di Papa Francesco sul tema dell’immigrazione, che ci ricordano come la libertà di ogni singolo individuo sia il valore fondante della nostra democrazia.
Per il 71° anniversario della liberazione d’Italia, Monza scende come di consueto in piazza per omaggiare gli eroi della resistenza partigiana. In città è andata in scena la solita celebrazione a ricordo della lotta antifascista. La giornata è cominciata dalla Messa celebrata da Monsignor Provasi nella chiesa del Cimitero Comunale, per poi proseguire tra le vie del centro storico fino all’alza bandiera di Piazza Trento e Trieste. Ad accompagnare il corteo, era presente l’A.N.P.I sezione di Monza e Brianza, oltre che ad altre numerose associazioni, ai corpi militari e alle cariche cittadine. Nel cuore della città, proprio davanti al monumento ai caduti di guerra, i presenti hanno avuto modo di ascoltare le parole delle istituzioni, dei ragazzi delle scuole-in rappresentanza delle nuove generazioni,- e di Giuseppe Valota, presidente dell’Aned sezione di Monza e Sesto S. Giovanni. Parole emozionanti, in grado di far venire la pelle d’oca anche a chi è nato e cresciuto a parecchi anni di distanza da quel 25 aprile del ’45. Le storie dei deportati nei lager nazisti e fascisti, riportate alla luce da Valota, si mescolano alla speranza di Martina Zuccaro e Sofia Menin, in rappresentanza della 1°D della Leonardo Da Vinci; e al senso di gratitudine e orgoglio di Matteo Fumagalli e Stefano De Ceglia, alunni della 3°C del liceo classico Zucchi. Toccanti e carichi di emotività, anche gli interventi di Domenico Guerriero e del sindaco Roberto Scanagatti. Il consigliere provinciale ha voluto ricordare la storia delle resistenza brianzola. Dai primi comitati nelle fabbriche, fino ad arrivare ai 300’000 uomini della Brianza scesi in piazza contro il giogo del fascismo nei giorni della liberazione. Scanagatti invece, dopo aver puntato il dito contro la demagogia e lo “strisciante razzismo diffuso” dei nostri giorni, ha voluto mettere ancora una volta al centro le donne della lotta partigiana. Ne ha elencato i nomi, una per una. Ragazze senza paura che si spesero in prima persona per liberare il paese da un’autarchia che le umiliava, riducendole a suppellettile . Il sindaco cita Eugenia Farè, storica partigiana monzese impegnata nella resistenza e nella vita politica della prima Repubblica, chiudendo infine con l’ augurio di un buon 25 aprile a tutti i cittadini.
La giornata si è conclusa ufficialmente alle ore 17, quando il corpo dell ‘arma dei carabinieri ha terminato le celebrazioni ammainando la bandiera.