Monza, i chioschi approdano in consiglio: “Chi ne ha valutato la bellezza?”

La questione chioschi approda in consiglio tramite una interrogazione della Lega Nord: «Chioschi commerciali in centro storico: chi ne ha valutato la bellezza?
Monza, i nuovi chioschi saranno pronti entro la prossima estate. A sancire il sì definitivo è una delibera di giunta dello scorso febbraio. La società S.A.U.M S.r.l., dell’ex assessore Vincenzo Ascrizzi, è dunque pronta alla firma della concessione del Comune di Monza per la realizzazione del progetto “Le Rive del Lambro”.
La questione è approdata l’altro ieri, 4 aprile, in consiglio comunale tramite una interrogazione della Lega Nord: «Chioschi commerciali in centro storico: chi ne ha valutato la bellezza? Quale impatto potranno avere una volta posizionati con l’ambiente circostante? Saranno compatibili con il centro storico?» spiega il capogruppo del Carroccio, Simone Villa.
La risposta all’aula è giunta dall’Assessore al Turismo, Carlo Abbà, che ha spiegato: «Il processo seguito è stata una presentazione di massima di quelle che sono le locazioni nelle quali andrebbero posizionati i chioschi sottoposta, in fase preliminare, a una valutazione da parte della commissione paesaggio della quale sono stati acquisiti i suggerimenti. Non esiste ad oggi un progetto specifico sull’ “estetica dei chioschi” che sarà oggetto di una successiva progettazione di dettaglio che deve essere ancora fatta e che sarà sottoposta agli enti interni di valutazione. Oggi è una collocazione di massima e non esiste alcun modellino dei chioschi. Si parte da una valutazione di massima per poi entrare nel dettaglio. Una procedura, questa, che è stata seguita anche in altri bandi».
Il comune di Monza ha comunque fissato delle condizioni che alle quali la Srl dovrà attenersi: in primis, laddove le metrature lo consentiranno, dovrà prevedere bagni anche per disabili, accessibili dall’esterno nonché nursery ed ospitalità per le associazioni. Non si potrà essere esercitare l’attività di “compro oro”. Sì, invece, alla presenza di wifi free integrato con l’esistente.
Ma non solo: i chioschi/dehor dovranno offrire un punto informativo turistico con obbligo di distribuzione gratuita di materiale sulla città e gli eventi e i gestori dovranno partecipare ai corsi formativi su storia e caratteristiche di Monza. In ogni chiosco dovrà essere presente un punto acqua per gli animali domestici e un punto corrente per la ricarica gratuita di biciclette, personal computer, tablet, cellulari. Coloro che avvieranno la propria attività avranno poi l’obbligo di aderire agli eventi proposti dall’Amministrazione e garantire la disponibilità ad accogliere iniziative dei cittadini (es.: scambio gratuito di libri) previa verifica comunale.
Intanto, dopo la lettera di protesta e la richiesta di intervento della Soprintendenza di Milano, le associazioni culturali che dallo scorso autunno si stanno battendo contro il progetto “Chioschi in città” hanno intenzione di utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per bloccare l’installazione dei dehors della discordia. Hanno infatti avviato una raccolta di firme che contano di presentare al sindaco, Roberto Scanagatti. “I dehors finiranno per essere causa di degrado e sporcizia – hanno commentato in corso gli esponenti delle associazioni -. Ne sono previsti addirittura due nei Boschetti, sui quali per altro è già stato previsto un piano generale di riqualificazione. Qualcosa chiaramente non torna. A cosa servono questi chioschi? Il progetto è molto fumoso e serve chiarezza”.