Monza, il liceo artistico combatte la mafia con la creatività

Il Liceo Artistico Nanni Valentini di Monza e l’associazione Libera hanno avviato un progetto per combattere gli stereotipi legati alla mafia e diffondere la cultura della legalità.
“Contro le mafie” è il titolo della mostra realizzata dal Liceo artistico Nanni Valentini di Monza in seguito ad una collaborazione tra una decina di classi del triennio e Libera, l’associazione che dal 1995 si batte per promuovere una cultura della legalità.
«Lo scorso novembre i referenti di Libera hanno tenuto una serie di incontri di formazione sulla mafia, cercando di smuovere i nostri ragazzi in particolare contro i pregiudizi – spiega Laura Riva, docente di Lettere e referente del progetto Legalità della scuola -. Come quello che al Nord la mafia non esiste, per esempio, o che il mafioso sia un “uomo d’onore”».
Dopo la teoria, è arrivata la pratica: 200 studenti dei diversi indirizzi (audiovisivo e multimediale, grafica, design, scenografia, architettura e ambiente, arti figurative e anche il liceo artistico serale) hanno messo a disposizione le proprie competenze manuali per schierarsi concretamente contro la criminalità organizzata. Ciascuno a suo modo: con video, elaborati grafici, realizzando magliette, loghi e packaging per i prodotti alimentari di Libera. Opera degli studenti è anche il manifesto usato lo scorso 21 marzo per pubblicizzare a Monza la manifestazione contro le mafie, indetta da Libera su territorio nazionale. Tutti i materiali, poi, sono stati raccolti in una esposizione che sarà aperta al pubblico scolastico dal 5 al 16 aprile.
«I ragazzi si sono sentiti chiamati in causa in prima persona, e hanno unito la ricerca sul problema alla creatività e alla messa in pratica – continua Riva -. Abbiamo organizzato la mostra utilizzando lo spazio dell’ex magazzino, recuperato proprio quest’anno grazie all’aiuto del Comitato genitori, che ha anche sostenuto attivamente questo progetto. “Contro le mafie” è un modo per far conoscere l’attività di Libera, ma anche per coinvolgere i ragazzi che non hanno partecipato e stimolare la discussione sulla legalità. Per le classi del biennio, poi, la mostra ha anche una funzione di orientamento, per aiutarli a capire quale indirizzo potrebbe essere il più adatto a loro a partire dal prossimo anno». I lavori, realizzati per lo più negli ultimi due mesi e coordinati dai docenti delle discipline di indirizzo, saranno anche esposti a maggio a Cascina San Fedele, durante le “Monziadi”, la marcia non competitiva nata per promuovere gli ideali della legalità.
Foto per gentile concessione di Laura Riva