Bilancio dopo tre anni di tunnel: ecco tutti i “pro” e i “contro”

Il tunnel di viale Lombardia spegne la sua terza candelina. A porre nero su bianco apetti positivi, criticità e curiosità è il comitato San Fruttuoso 2000.
Galleria SS36 di Monza: 62 milioni di veicoli in 3 anni (il 30% mezzi pesanti). Il tunnel di viale Lombardia spegne la sua terza candelina. A porre nero su bianco apetti positivi, criticità e curiosità è il comitato San Fruttuoso 2000 che ha deciso di festeggiarlo elencandone pro e contro. Cifre alla mano la galleria urbana ha riscosso ampio consenso da parte di chi viaggia sulla Statale che ha visto i tempi di attraversamento della città drasticamente ridursi.
A tre anni dall’apertura al traffico (3 aprile 2013), come va la galleria della SS36? «Tutto sommato bene, però con problemi, alcuni piuttosto seri. – spiega il comitato – Nello scorso autunno, il tunnel di Monza è stato sottoposto ai test EuroTAP ed ha ottenuto come punteggio la valutazione “Buono”, ma non “Ottimo”, a differenza di altri 11 gallerie di recente costruzione in Europa. In positivo: manutenzione mediamente di buon livello, con anche il lavaggio periodico delle pareti del tunnel, che sono trattate con vernice antismog. In negativo: l’accumulo notevole di sporcizia in corrispondenza delle piazzole di emergenza e delle porte di accesso alle uscite di sicurezza. Ribadiamo poi ancora una volta che i motociclisti in transito – quando il traffico è intenso oppure ci sono accodamenti – lamentano un senso di forte fastidio nella respirazione. E’ un problema che potrebbe essere risolto con un utilizzo più accorto del sofisticato sistema di ventilazione e disinquinamento del quale la galleria è provvista. Inoltre, suggeriamo ad Anas e Polstrada l’opportunità di attivare in galleria un sistema di controllo del limite di velocità».
Il comitato San Fruttuoso pone poi in evidenza come, a distanza di tre anni dal taglio del nastro, molti automobilisti abbiano “preso confidenza” con il tunnel «viaggiando ben oltre il limite dei 90 kmh, senza rendersi conto del pericolo che questo costituisce per sé e per gli altri». La velocità non è però il solo elemento a destare preoccupazione nel gruppo di cittadini. «A nord del tunnel, è estremamente difficoltoso l’accesso verso Milano all’innesto della variante SP6. Questa importante arteria provinciale, che è in via di completamento con la costruzione della galleria sotto via Boito, anzichè immettersi in modo diretto nella SS36, finisce su una rotonda urbana che coinvolge anche le vie Della Giardina e Monte San Primo di Monza».
La galleria. – Tre corsie per ciascun senso di marcia, di cui due – centrale e sorpasso – larghe 3,75 metri e una – la lenta – larga 3,50 metri. Banchine laterali di 50 cm in corsia di sorpasso e 90 cm in marcia lenta. Molte le dotazioni impiantistiche della galleria: illuminazione, ventilazione, impianto semaforico per la gestione delle emergenze, antincendio, impianto tv a circuito chiuso, sos, regolatori del flusso luminoso per la riduzione dei consumi energetici, led per guidare gli utenti verso le uscite di emergenza, impianto di filtrazione dell’aria con sistema automatico di pulizia dei filtri, segnaletica verticale luminosa e pannelli a messaggio variabile in corrispondenza degli imbocchi della galleria. Oltre a 13 piazzole in galleria collegate alla superficie da vani-scala, a pannelli fonoassorbenti che rivestono i primi 50 metri interni e a pavimentazione drenante. Il costo 330 milioni di euro, fonte Anas.