Parte il bike sharing: 60 bici per dire no all’auto. Ecco come abbonarsi

Inaugurato giovedì il nuovo servizio, ma adesso servono nuove piste ciclabili per favorire la mobilità dolce.
E’ partito il bike sharing in città. Dopo una gestazione durata cinque anni, anche la città della regina Teodolinda ha il suo servizio pubblico di noleggio bici. L’operazione è costata 265 mila euro, in parte finanziati da Regione Lombardia. La gestione sarò curata da “Bici in città”, società del settore già operativa in diverse altre amministrazioni comunali.
Per l’utilizzo, sono state previsti tre diversi tipi abbonamento: annuale, week end e giornaliero, con costi che oscillano dai 25 euro + 5 di ricarica per l’abbonamento annuale agli otto euro per la tariffa giornaliera.
Le biciclette a disposizione sono 60, distribuite in sette stazioni dislocate nei punti strategici della città: stazione Fs lato piazza Castello con 10 posti, stazione Fs lato via Arosio con 16 posti, largo XXV Aprile con 10 posti, piazza Citterio con 8 posti, via Sempione – via Stelvio 8 posti, Parco di Monza – viale Cavriga 10 posti, ospedale San Gerardo – via Baraggia 12 posti.
Il sindaco, Roberto Scanagatti, e l’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri, hanno spiegato che questo è un primo passo. Il sistema, se dovesse decollare e incontrare il favore dei monzesi, potrebbe essere ampliato progressivamente.
In quest’operazione mirata a favorire la cosiddetta mobilità dolce, c’è tuttavia un neo. Un aspetto negativo evidenziato più volte dall’associazione Monza in Bici: servono più piste ciclabili. In altre parole, avere a disposizione il bike sharing, senza però avere delle piste sicure lungo le quali spostarsi, potrebbe mettere a serio rischio il successo dell’operazione. Quanto il traffico sia diventato aggressivo e caotica lo testimonia l’ennesimo intendente mortale ai danni di un ciclista avvenuto giovedì 31 marzo, proprio il giorno dell’inaugurazione del bike sharing.