“Senza filtro” al Manzoni: un omaggio ad Alda Merini tra commozione e risata

Rossella Rapisarda ci racconta lo spettacolo dedicato ad Alda Merini, in scena martedì 5 aprile: un lavoro intenso e fedele, divertente e commovente. Durante la serata interverrà anche Luisella Veroli, biografa della Merini, per un approfondimento sulla sua figura.
Va in scena martedì 5 aprile alle ore 21.00 al Teatro Manzoni di Monza lo spettacolo dedicato ad Alda Merini dal regista Fabrizio Visconti e dall’attrice Rossella Rapisarda. “Senza filtro”, come le sigarette fumate dalla poetessa dei Navigli, è un omaggio che non mette in scena la letteratura della scrittrice milanese, ma la sua vita e la sua personalità: anche grazie all’incontro di Visconti e Rapisarda con i suoi amici, Arnoldo Mosca Mondadori, Giuliano Grittini, il suo vicino di casa Alberto Casiraghi, oltre alla sua biografa, Luisella Veroli, che sarà al Teatro Manzoni per un ricordo della poetessa a margine dello spettacolo. «C’è voluto un anno di lavoro per orientarci fra tutto il materiale che avevamo a disposizione – racconta Rapisarda -. I suoi scritti, ma soprattutto gli aneddoti che ci hanno raccontato i suoi amici, o anche la descrizione di piccoli gesti: muoveva il braccio così, una volta si è pettinata con una forchetta… tutte cose che abbiamo voluto riportare fedelmente nello spettacolo».
Nella cornice del Bar Charlie, che la Merini frequentava abitualmente, rivivono ricordi, momenti, attimi, rievocati da un personaggio che, seduto a un tavolino, aspetta. Potrebbe essere una sua amica, si scoprirà che è molto di più: è la persona che la conosce meglio di ogni altra e che le è stata accanto in ogni momento, e che, in quella notte del 1° novembre 2009, si prepara a dirle addio nelle ore che precedono la sua morte. «Non è un recital – sottolinea Rapisarda – Abbiamo voluto citare un’unica poesia, quella degli angeli che non riescono a capire l’amore degli uomini. E proprio l’amore, estremo, smisurato, è stato il nostro filo conduttore». Quello che ne scaturisce è un ritratto molto particolare, più emotivo che biografico: e proprio per questo aperto e comprensibile a tutti, anche a chi non conosce per nulla l’opera della Merini. «Anzi, il nostro intento è proprio quello di promuovere uno slancio di curiosità tra il pubblico – continua Rapisarda -. Ci piacerebbe che, dopo lo spettacolo, a qualcuno venisse voglia di andare a leggersi un suo libro». Sul palco, insieme a Rapisarda, ci sarà anche il musicista Marco Pagani, con musiche che avranno il triplice compito di ricreare l’atmosfera del bar, rievocare le canzoni più amate dalla poetessa e sottolineare i cambi emotivi dello spettacolo.
«“Senza filtro” è stata un’esperienza di vita intensissima – racconta Rapisarda -. Prima del debutto (lo scorso anno, ndr) abbiamo voluto presentarlo agli amici di Alda con una rappresentazione privata, un modo per ricordarla e omaggiarla. Alla fine hanno voluto accendere ancora una volta le “sue” sigarette: sembrava di riavvertirne di nuovo la presenza. Alda era certo una persona particolarissima, che ti restava dentro: tutti quelli con cui abbiamo parlato la ricordano, anche se per i motivi più diversi, perché gli raccontava barzellette, si faceva portare le uova o discuteva di filosofia».