Seveso, Fosso del Ronchetto preso di mira dai vandali #Fotogallery

Quattro episodi in un mese, e non sembra ancora finita. La denuncia di Legambiente.
Era già successo a inizio marzo, poi verso la metà del mese. Poi, ancora, il 3 aprile. I vandali quest’anno se la prendono in modo particolare con il Fosso del Ronchetto, la piccola oasi forestale nel cuore di Seveso. Allibiti, e infuriati, i volontari del circolo Legambiente “Laura Conti”: «Anche gli altri anni succedeva, ma una volta, massimo due in un anno. Per lo più se la prendevano con staccionate in fase di degrado – commenta uno di loro -. Quest’anno quattro volte in un mese, e si accaniscono spesso con tratti appena rifatti. Non parliamo poi dei cartelli indicatori: ne è rimasto solo qualcuno, per lo più sono sono stati divelti, con costanza».
Non solo rifiuti abbandonati e incuria, dunque: spesso sono proprio le staccionate, vecchie e nuove, ad essere prese di mira. E la storia non sembra ancora finita: l’ultimo episodio si è verificato solo qualche giorno fa, durante il primo week-end di aprile. «Nella mattina della giornata di lavoro di sabato 2 aprile, oltre ai lavori di routine come la pulizia dei rifiuti e la manutenzione forestale, si è provveduto al ripristino di tutti i parapetti vandalizzati per l’ennesima volta nel pomeriggio del 19 marzo, consolidando e rinforzando il sentiero che era parzialmente franato – riassume la sezione sevesina di Legambiente -. Domenica 3 aprile ci è giunta segnalazione di ulteriori danneggiamenti del parapetto nella tratta ripristinata il giorno prima. Stamattina (4 aprile, ndr) siamo ripassati sul sentiero constatando un ulteriore intervento vandalico sui parapetti ripristinati in mattinata».
Disprezzo per le aree pubbliche, dunque. Ma, secondo alcuni volontari, l’accanimento e la sistematicità degli atti sembrerebbero volte a scoraggiare l’opera di manutenzione. Per questo il circolo “Laura Conti” ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti, chiedendo all’amministrazione comunale di incaricare la Polizia municipale di un sopralluogo per la constatazione dei danni. Non sono escluse, per il futuro, misure di prevenzione, anche in coordinamento con il Parco delle Groane e con altre associazioni ambientaliste: come, per esempio, lo studio di strategie operative per individuare i vandali, incoraggiando i fruitori dell’oasi a segnalare presenze sospette.
Foto per gentile concessione di Maurizio Zilio