Artigianato in Brianza: crescono fatturato e produzione, ma la ripresa è lenta

31 maggio 2016 | 12:00
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Artigianato in Brianza: crescono fatturato e produzione, ma la ripresa è lenta

L’andamento di produzione e fatturato resta positivo ma senza slanci. Migliora la situazione del mercato del lavoro e restano incertezze sul fronte degli ordini

Per gli artigiani della Brianza ancora un inizio dell’anno tiepido, caratterizzato da segni positivi ma senza slanci. I primi tre mesi del 2016 confermano l’andamento del fatturato, della produzione e anche del mercato del lavoro. Restano incertezze sul fronte degli ordini, anche se il sentiment degli artigiani riguardo le aspettative dei prossimi tre mesi sulla domanda interna è in miglioramento.

La produzione ha visto nei primi tre mesi del 2015 una variazione tendenziale dello 0,8%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e una variazione congiunturale pari a +0,2% rispetto al quarto trimestre 2015.

Anche il fatturato si mantiene positivo registrando rispettivamente +1,3% rispetto ad un anno fa, e +0,4% rispetto allo scorso trimestre. Buone notizie dal mercato occupazionale: il saldo percentuale tra entrate ed uscite nel mondo del lavoro torna positivo e si attesta a +0,3%, risultato della differenza tra un tasso di ingresso pari a 2,2% e un tasso d’uscita dell’1,8%. Diminuisce la richiesta di cassa integrazione: ha riguardato l’1,9% delle imprese artigiane manifatturiere brianzole (era l’8,2% nel trimestre scorso), e diminuisce anche la quota di ore di CIG sul totale del monte ore (da 0,9% a 0,2%).

In controtendenza gli ordinativi totali, il cui andamento nel trimestre in esame resta in terreno negativo: si registra su base annua -0,2% e -0,1% rispetto a tre mesi fa. Sulla performance degli ordini, nel primo trimestre dell’anno, ha inciso soprattutto la contrazione di quelli interni, mentre quelli esteri registrano una variazione tendenziale di +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre sono fiduciose. Aumenta la percentuale di chi si aspetta un miglioramento sull’andamento della produzione (da 14,7% a 22,8%) ed è incoraggiante anche il sentiment riguardo alle aspettative sulla domanda interna: il 20,8% degli imprenditori la prevede in aumento. Restano invece prudenti le previsioni sul dinamismo occupazionale dei prossimi tre mesi.

È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (I trimestre 2016), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza.

I COMMENTI

giovanni-barzaghi-presidente-apa-confartigianato-mb2Si è aperto un nuovo anno che ha registrato per le imprese artigiane della Brianza risultati timidamente positivi, anche se i segnali sono ancora pochi e a macchia di leopardo. Con gli ordini che fanno rilevare ancora un calo, soprattutto quelli riguardanti il mercato interno, non possiamo affermare di essere vicini alla ripartenza – ha dichiarato Gianni Barzaghi membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza. Insieme alla vicinanza alle nostre imprese ancora in difficoltà, credo che il nostro impegno comune debba rivolgersi a promuovere e a sostenere percorsi di internazionalizzazione e di innovazione dedicati, dal momento che i casi di crescita sono rappresentati da quelle attività che possiedono una maggiore propensione all’export e all’innovazione”.

Walter Mariani

“L’artigianato si conferma come elemento importante nel quadro dell’economia locale, benché persistano situazioni di oggettiva difficoltà confermate da alcuni dati, a partire da quelli relativi agli ordini per arrivare alla diminuzione registrata del numero di attività presenti sul territorio – ha dichiarato Walter Mariani membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – Occorre insistere sullo snellimento burocratico e del peso fiscale, oltre che continuare a lavorare sull’accesso al credito, elemento vitale per permettere alle micro e piccole medie imprese di investire in innovazione e tentare la via della ripresa. Durante questi anni segnati dalla crisi, spesso sono stati proprio questi aspetti ad incidere notevolmente sulle aspettative e sul sentiment degli imprenditori artigiani, già appesantiti dai problemi legati al mercato”.

sandro-mauri-acai“Siamo ancora costretti a viaggiare su processi altalenanti che non aiutano il sistema delle imprese a ritrovare serenità – ha dichiarato Sandro Mauri consigliere della Camera di commercio di Monza e Brianza – I segnali incoraggianti sono vanificati dal dato riferito agli ordini, soprattutto quelli interni. Lo stesso dato della domanda estera, ancora contenuto, non riesce a compensare l’assopimento del mercato nazionale. Inoltre le nostre imprese si trovano a constatare una evidente frenata della domanda dalla Russia e da parte dei Paesi arabi, probabilmente dovuta alla contrazione del prezzo del petrolio. È necessario inoltre soffermarsi sull’andamento delle scorte: un imprenditore, nel momento in cui intuisce che si è di fronte al maturare dei segnali di ripresa, è orientato a produrre di più, anche attraverso una intelligente gestione delle scorte; quando, invece, questo non avviene vuol dire che il clima non è ancora favorevole”.