Arrivano buone notizie per l’industria della Brianza: ordini in aumento

La Brianza fa meglio rispetto ai dati lombardi per la produzione. Segnali incoraggianti dagli ordini, quelli interni vanno meglio degli esteri: rispettivamente +3,7% e +1,5% in un anno.
Tornano ottimisti gli industriali brianzoli, guardando alle performance dei principali indicatori economici che registrano tutti il segno positivo. L’andamento di produzione e fatturato è in crescita (seppure con risultati più contenuti rispetto a quanto accadeva nell’ultimo trimestre del 2015) ma le buone notizie arrivano soprattutto dal mercato del lavoro e dagli ordini: il saldo occupazionale resta positivo e il mercato interno riprende.
Il I trimestre 2016 è, infatti, caratterizzato dalla crescita della domanda. Gli ordini registrano variazioni positive sia sul fronte tendenziale che congiunturale, con una maggiore dinamicità da parte di quelli interni che registrano +3,7% rispetto al I trimestre 2015 e +0,9% rispetto al IV trimestre 2015. Gli ordini esteri si fermano a +1,5% a livello tendenziale e +0,3% a livello congiunturale.
Sul fronte della produzione, la variazione congiunturale si attesta a +0,5% rispetto allo scorso trimestre e quella tendenziale a +2,2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (dato superiore a quello lombardo che si attesta a 1,3%). Dal punto di vista dei settori della manifattura, a livello tendenziale si registrano miglioramenti in particolare per i comparti chiave dell’economia brianzola, vale a dire legno-mobile e meccanica.
Anche l’indicatore relativo al fatturato conferma una crescita, sia a livello congiunturale che tendenziale, rispettivamente pari a +0,1% e a +0,3%.
Il saldo occupazionale resta di segno positivo, per il secondo trimestre consecutivo, passando da +0,1% a +0,3%, risultato della differenza tra un tasso di ingresso pari a 1,5% e un tasso di uscita di 1,2%. Aumenta tuttavia la percentuale di imprese che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni (passa da 10,3% a 11,3%) e la quota di cassa integrazione sul monte ore trimestrale (da 0,6% a 0,7%).
Le aspettative degli imprenditori sono fiduciose per il prossimo trimestre: il saldo tra ottimisti e pessimisti sia per quanto riguarda l’andamento della produzione che la domanda estera ed interna è in terreno positivo. La percentuale di chi prevede aumenti dei livelli produttivi sale da 19,8% a 31,7%, per la domanda interna la quota passa da 15% a 26,3% e per quella estera da 22,2% a 30,9%.
Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, diffusi in occasione della 14a Giornata dell’Economia.
“I dati relativi all’andamento dell’industria nei primi tre mesi del 2016 sono incoraggianti e si riflettono sulle aspettative degli imprenditori brianzoli, che si attendono miglioramenti non solo dalla produzione ma anche dagli ordini – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – Nonostante il rallentamento degli ordini esteri, conseguenza delle incertezze internazionali, la lenta ripresa del mercato interno, dopo un lungo periodo di difficoltà, rappresenta senza dubbio una iniezione di fiducia negli industriali. Questo risultato, accompagnato dalle performance del comparto del legno mobile e della meccanica, che rappresentano due dei tasselli su cui si fonda il nostro tessuto produttivo, ci spinge a lavorare in modo sempre più intenso a supporto delle piccole e medie imprese, affinché questi segnali di crescita diventino la nuova condizione di stabilità dell’economia locale e nazionale.”
Alcuni indicatori dell’andamento economico dell’industria in Brianza
Fonte: Indagine congiunturale I trimestre 2016
Le variabili dell’evoluzione congiunturale: produzione, fatturato, ordinativi (I trimestre 2016)
PRODUZIONE INDUSTRIALE
Rallenta la crescita della produzione industriale manifatturiera in Brianza, sia a livello congiunturale che tendenziale, facendo registrare nel trimestre in esame una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +2,2% e una variazione rispetto allo scorso trimestre di +0,5%, che porta a quota 99,6 il valore dell’indice della produzione (costruito con base 2005=100, media mobile a 4 termini).
Un contesto positivo, ma ancora debole come si evince dal sia pur lieve calo del numero delle imprese con una crescita robusta (e cioè superiore al 5%), che sono passate da 42,2% a 40% e dal contemporaneo leggero aumento di quelle in crisi (cioè che perdono oltre il 5%), passate dal 17,2% al 19,3%.
L’osservazione dei dati grezzi, a livello tendenziale, evidenzia che, anche nel trimestre in esame, il miglioramento della produzione industriale coinvolge tutte le classi dimensionali, anche se di maggiore entità per le imprese piccole (da 10-49 addetti), più contenuto invece per quelle di medie e grandi dimensioni. Dal punto di vista settoriale, sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la dinamica della produzione è di segno positivo per quasi tutti i settori; in particolare si registrano miglioramenti per i comparti del legno-mobile e della meccanica. In questo quadro, il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime l’impiego dei macchinari in relazione alla quantità massima producibile, nell’ultimo trimestre dell’anno, si attesta a quota 68,7% (dato grezzo); restano pressoché invariati i giorni di produzione assicurata che risultano pari a 57,8.
FATTURATO
In linea con l’andamento della produzione, l’indicatore del fatturato totale a prezzi correnti, pur mantenendo il segno positivo, registra nel primo trimestre del 2016 un rallentamento, sia a livello tendenziale che congiunturale, fermandosi rispettivamente a +0,3% e a +0,1%. Queste dinamiche hanno lasciato sostanzialmente invariato a quota 112,6 il valore dell’indice del fatturato (costruito con base 2005=100, media mobile a 4 termini). In questo quadro, la quota dell’export sul fatturato è cresciuta nel trimestre passando dal 33,7% al 38%, confermando che le esportazioni rimangono una componente fondamentale per il recupero dei livelli produttivi.
ORDINI
Come noto, l’andamento degli ordini rappresenta un utile indicatore da cui è possibile intuire la dinamica futura della produzione e del fatturato. Nel primo trimestre 2016, sia da un punto di vista tendenziale che congiunturale, gli ordini nel complesso crescono, evidenziando una maggiore dinamicità per quelli interni. In particolare, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’incremento degli ordini interni è stato del 3,7%, quello degli ordini esteri si è fermato al +1,5%. Più contenute le variazioni rispetto al trimestre precedente (espresse come media mobile a 4 termini), che risultano rispettivamente pari a +0,9% e +0,3%.
OCCUPAZIONE
Luci ed ombre sul fronte dell’andamento del mercato del lavoro nel trimestre in esame. Da un lato, indicazioni di fiducia provengono dai dati di flusso del primo trimestre: il saldo si mantiene positivo e il risultato, pari a 0,3%, è frutto di un lievissimo aumento del tasso di ingresso (da 1,4% a 1,5%) e di una minima riduzione del tasso di uscita (1,2%). Dall’altro, sale – seppur di poco – sia la percentuale di imprese che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni (passa da 10,3% a 11,3%), sia la quota percentuale sul monte ore trimestrale che aumenta da 0,6% a 0,7%.
ASPETTATIVE
Il positivo andamento di produzione, fatturato ed ordini si accompagna ad aspettative ottimiste degli imprenditori per il prossimo trimestre.
In terreno positivo il saldo tra gli imprenditori ottimisti e quelli pessimisti sia per quanto riguarda la produzione che la domanda estera, a cui si aggiunge anche quello della domanda interna. In particolare, sale la percentuale di imprenditori che prevede aumenti di produzione (da 19,8% a 31,7%), di domanda interna (da 15% a 26,3%) e di domanda estera (da 22,2% a 30,9%).
Supera per tutte le variabili considerate il 50% la quota di imprenditori con aspettative stabili, che nel caso dell’occupazione raggiunge l’84,3%, a cui si accompagna un saldo positivo pari a 4,3%.
Elaborazione Ufficio Studi Camera di Commercio di Monza e Brianza (maggio 2016)