Bosco dei Giusti, tre alberi in più per ricordare gli eroi di ieri e di oggi

4 maggio 2016 | 08:36
Share0
Bosco dei Giusti, tre alberi in più per ricordare gli eroi di ieri e di oggi

Venerdì 6 maggio al Parco delle Groane si ricorderanno quattro “giusti” che si sono impegnati in prima persona contro i crimini umanitari e i totalitarismi: Ettore Castiglioni, Isoke Aikpitanyi, Nawal Soufi e Carlotta Ludovica Passerini.

Venerdì 6 maggio verranno piantati tre nuovi alberi nel Bosco dei Giusti, all’interno del Parco delle Groane e con il sostegno dell’associazione Senza confini. La cerimonia, che avrà inizio alle ore 10.00 presso la Polveriera di Solaro, è dedicata al ricordo di quattro “giusti” di ieri e di oggi che si sono opposti in prima persona a crimini umanitari e totalitarismi: Ettore Castiglioni, Isoke Aikpitanyi, Nawal Soufi e Carlotta Ludovica Passerini.

Castiglioni, alpinista e partigiano italiano morto nel 1944, viene ricordato per aver messo in salvo oltre il confine svizzero centinaia di ebrei e antifascisti italiani: fra coloro che aiutò ci fu anche Luigi Einaudi. L’alpinista milanese verrà celebrato anche con una mostra organizzata a Seveso dalla sezione locale del Cai e realizzata dalla Fondazione Gruppo di Credito Valtellinese presso al sede civica di via Silvio Pellico, dove rimarrà in esposizione dal 29 aprile e per tutta la durata del calendimaggio.

Aikpitanyi, Soufi e Passerini hanno invece legato il proprio nome a tragedie più recenti. Aikpitanyi, 37enne nigeriana autrice del libro autobiografico “Le ragazze di Benin City”, è la fondatrice di un’associazione che si occupa delle vittime del traffico di esseri umani, dopo essere stata lei stessa portata in Italia con la promessa di una vita migliore, nel 2000, e poi obbligata a prostituirsi dalla mafia nigeriana e da quella italiana, liberandosi dal racket solo tre anni più tardi. Soufi, 28enne di Catania dalle origini marocchine, è soprannominata “Lady Sos” perché dal 2013 è a lei che fanno riferimento i profughi che cercano di raggiungere via mare l’Italia, contattandola sul suo cellulare in caso di difficoltà per far intervenire la Guardia costiera: si stima che siano più di 20mila le persone salvatesi dal naufragio grazie a lei. Vicina alla problematica dei migranti è anche Passerini, giovane volontaria dell’associazione SOS Emergenza Rifugiati Milano, che presso la Stazione Centrale di Milano ha prestato aiuto e assistenza a migliaia di persone in fuga dalla miseria e dalla guerra.

Nel corso della mattinata interverranno Rosanna Montano dell’Associazione Gariwo, Lorenzo Dotti della Società Escursionisti Milanesi, Isoke Aikpitanyi, Nawal Soufi, Carlotta Ludovica Passerini e il presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere.

In apertura, un’immagine della cerimonia del 2015