Commozione a Villa Tittoni per l’antologica di Fiorenzo Barindelli #foto #video

Inaugurata sabato 21 maggio presso la Villa Tittoni di Desio, l’antropologica di Fiorenzo Barindelli ha commosso ed emozionato i presenti fin dal suo primo giorno.
Inaugurata sabato 21 maggio presso la Villa Tittoni di Desio, l’antologica di Fiorenzo Barindelli ha coinvolto, commosso ed emozionato i presenti fin dal suo primo giorno, la mostra sarà visibile fino al 29 di maggio. (clicca qui per tutti i dettagli) Durante la presentazione è stato distribuito un libro che contiene opere e foto più belle dell’astrattista.
Uomo eccentrico ed artista straordinario, Fiorenzo Barindelli ha esposto i suoi lavori per la prima volta nel 2006 in Villa Tittoni, proprio per questo è stata scelta la stessa location, dieci anni dopo, per ricordarlo in seguito alla sua prematura scomparsa nel 2013. A volere la mostra, la moglie Agnese, che ha ringraziato collaboratori ed amici per essere “ancora una volta vicini a Fiorenzo”, come ha spiegato durante l’inaugurazione. In esposizione, oltre alle opere astratte, anche alcuni lavori incompiuti e la ricostruzione del suo studio in diversi passaggi, oltre ad un abito da sposa ispirato ad un quadro di Barindelli.
Travolto, nel 1989, dalla passione per gli Swatch, l’artista iniziò a collezionarli finendo niente meno che nel Guinness World Record, da qui l’idea di alcune delle sue opere e, soprattutto, l’incontro con personalità di spicco come Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Maria Teresa di Calcutta. Nel 2003, Barindelli arriva ad inaugurare il primo Swatch Art Museum.
“Sono davvero felice che sia stata scelta la Villa Tittoni per la mostra. Io, Fiorenzo l’ho conosciuto solo di passaggio purtroppo, ma da quel poco che ho visto, posso dire che era veramente un artista a tutto tondo, a 360 gradi”, ha iniziato il sindaco di Desio, Roberto Corti (#video).
“Barindelli ha sempre cercato la sua arte. Non ha mai voluto dedicarsi ad opere mimetiche ma ha ricercato l’astrazione continuando a migliorare se stesso fino ai suoi ultimi giorni. Ero presente alla sua prima mostra nel 2006 e mi piace ricordarlo così”, ha raccontato visibilmente emozionato Pier Franco Bertazzini, classe 1921.
“Prima di essere un’artista, Fiorenzo era un architetto: per questo motivo lo studio progettuale e l’attenzione per i colori sono due elementi che lo caratterizzano fortemente. Voglio ricordare il mio amico prima di tutto come l’uomo speciale che era. Prima che venisse a mancare stavamo progettando insieme una mostra, mi piace pensare che questa antologica ne sia il compimento”, ha spiegato il curatore Alberto Moioli travolto dalla commozione. (#video).