Dramma in famiglia: operaio della Star uccide la moglie e si toglie la vita

Il 45enne viveva con la moglie in una palazzina a Cassina de Pecchi nel milanese. A trovare i corpi la figlia 14enne che rientrava a casa da scuola.
Il 45enne viveva con la moglie in una palazzina a Cassina de Pecchi nel milanese. A trovare i corpi la figlia 14enne che rientrava a casa da scuola.
Non sono ancora chiare le reali motivazioni che hanno spinto Giulio Carafa ad accoltellare la moglie 42enne Maria Teresa Meo e successivamente rivolgersi il coltello contro il cuore e uccidersi. L’uomo, originario di Tranto, si trovava in cassa integrazione a rotazione presso lo Star di Agrate Brianza. Una situazione che oggi tocca molti degli addetti della storica fabbrica alimentare brianzola, ma non tale da far pensare ad un gesto così estremo.
All’arrivo della figlia i due si trovavano riversi a terra: la ragazza ha chiamato subito il 118 ma non c’era più nulla da fare. I carabinieri e la scientifica hanno eseguito i rilievi: l’uomo sembrerebbe aver usato un coltello da cucina prima per uccidere la moglie, che ha sul corpo diversi segni di coltellate al petto e anche al braccio, forse nel tentativo di difendersi. L’uomo invece è stato ritrovato con il coltello conficcato nel cuore, un unico colpo risultato mortale.
Ieri i cadaveri sono stati portati via per l’autopsia in serata. La coppia lascia una figlia di 14 anni e una più piccola di 8.