Giuseppina, la donna fantasma che sta mandando in tilt il sistema

16 maggio 2016 | 23:58
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Giuseppina, la donna fantasma che sta mandando in tilt il sistema

La clochard che da 40 anni dorme sul pianerottolo di uno stabile di via Melette di Gallio a Monza è diventato un caso burocratico

La vicenda di Giuseppina, la clochard di 79 anni che da 40 dorme sul ballatoio dell’abitazione della sorella in via Melette di Gallio a Monza (in foto) si sta trasformando in caso burocratico. La donna, infatti, non ha alcun tipo di documento. Nessuna carta d’identità, nessuna residenza e nemmeno una tessera sanitaria.

Per la burocrazia è un vero e proprio fantasma che sta mandando fuori giri il sistema: i Servizi sociali vorrebbero aiutarla, ma siccome gli esami medici dicono che sta bene non sanno come fare, e stesso discorso vale per i residenti del caseggiato, oramai tutti più o meno convinti che questa situazione non possa andare avanti. Così, per provare a venirne a capo, l’amministrazione ha deciso di inviare alla Procura della repubblica una segnalazione affinché adotti un provvedimento per far tornare Giuseppina nel mondo dei “normali”, con una identità, un’assistenza sanitaria e un luogo dove dormire e ricevere la posta.

Nel frattempo, i funzionari dei Servizi sociali sono riusciti a ricostruire faticosamente tutto (o quasi) il puzzle della vita di Giuseppina: l’adolescenza a Sesto San Giovanni, il trasferimento a Monza, la morte della madre nel 1977 seguita da una forte depressione, una delusione d’amore ricordata da alcuni amici e la vendita della casa dove viveva coi genitori. “Era una bella ragazza – ricordano i vicini -, lavorava come grafico e disegnava le illustrazioni dei libri di medicina”.

I Servizi sociali hanno anche accertato l’esistenza di un conto corrente bancario a suo nome, ma la somma depositata (circa 10 mila euro derivanti dalla vendita della casa paterna) è svanita perché mai reclamata. A Giuseppina infatti i soldi non interessano. Ciò che le preme è tornare a dormire ogni notte al sesto piano del civico 1 di via Melette di Gallio a Monza, proprio di fronte all’abitazione della sorella, che però non abita più lì da anni.

Il problema però è che i residenti e i Servizi sociali del Comune si stanno preoccupando. “Le vogliamo tutti bene – dicono -, ma questa situazione deve finire. E’ vero che nonostante gli anni è una donna ancora in forma, ma a quell’età un malore è sempre possibile e se continua a dormire sulle scale rischiamo un giorno di uscire e di trovarla morta davanti alla porta”. Fra le varie soluzioni discusse c’è anche quella di farle avere una pensione sociale.