Gp di Monza da “salvare” e si infiamma lo scontro politico

28 maggio 2016 | 15:52
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Gp di Monza da “salvare” e si infiamma lo scontro politico

Ieri il proclama della Regione che si dice ponta a mettere subito 5 mln di euro pur di convincere Ecclestone a firmare per il rinnovo del contratto per la Formula Uno a Monza. Oggi le polemiche.

Ieri il proclama della Regione che si dice ponta a mettere subito 5 mln di euro ed entrare in Sias, la società che gestisce il circuito, per convincere Ecclestone, patron del “circus”, a firmare per il rinnovo del contratto per la Formula Uno a Monza. Oggi le polemiche.
Anzi, già ieri le polemiche. Il capogruppo regionale del Pd, Enrico Brambilla ha invitato, per così dire, il Governatore a mettere i fondi per altro: “Meglio impiegarli nei trasporti pubblici, piuttosto che per il Gp!”.

E non si fatta attendere la risposta del numero due di Regione Lombardia, che anzi ha premuto il pedale dell’acceleratore: “Finalmente ci siamo: il Pd lombardo vuol far chiudere Monza e portare il GP a Imola per meri interessi della ‘ditta’; non c’è infatti altra spiegazione all’attacco del consigliere capogruppo del Pd Brambilla che accusa Maroni di impiegare cinque milioni di euro per salvare il GP sottraendoli al trasporto pubblico locale. Consiglio a Brambilla innanzi tutto di andarsi a rivedere gli investimenti di Regione sui trasporti”. E Fabrizio Sala ha aggiunto: “A questo punto vorrei sentire cosa dice Scanagatti, sindaco Pd di Monza, che al suo compagno di partito interessi ben poco di salvare il GP”.

“A chi mi vuole tirare dentro in una polemica strampalata rispondo che a me interessa il mantenimento del Gp di F1 a Monza. – ha affermato Roberto Scanagatti che ha aggiunto -. Contano i fatti, non i proclami. Penso che lanciare disponibilità a mezzo stampa in questa fase della trattativa serva a ben poco. Anzi, rischia di compromettere una situazione già di per se delicata, dove l’unico soggetto pubblico incaricato dal parlamento a trattare per mantenere il GP d’Italia a Monza ha il diritto di proseguire con la massima serenità e autonomia il proprio compito”.