Il Liceo Enriques di Lissone dimentica il prof. Ottolini, gli studenti no

“Un’associazione dedicata al prof. Ottolini. E gli intitoleremo un’aula”. Così aveva promesso la preside dell’Enriques. Ma, a un anno dalla scomparsa, ancora nulla.
“Un’associazione dedicata al prof. Ottolini. E gli intitoleremo un’aula”. Così aveva promesso Maria Luisa Crippa, preside dell’istituto Europa Unita-Enriques in una cerimonia in ricordo del professore scomparso. Ma, passato ormai un anno da allora, alle parole non è seguito alcun fatto.
Il 31 maggio 2015 se ne andava il professor Angelo Ottolini, docente di Lettere e Latino del liceo Enriques di Lissone, uomo stimatissimo da colleghi e studenti. Era arrivato all’Enriques nel 1985, diventandone col tempo uno dei perni fondamentali, punto di riferimento per docenti, allievi e genitori. Fu tanta la commozione e la partecipazione agli eventi dedicati alla sua memoria, compresa una mobilitazione degli ex allievi, che donarono alla scuola una fotografia incorniciata ritraente proprio “Otto”, come da molti era soprannominato. Un quadro che servisse non solo da omaggio ad Angelo Ottolini, ma anche che permettesse alle nuove generazioni di conoscere il volto di uno dei personaggi più importanti della storia recente dell’Istituto.
E grandi, come detto, furono anche gli annunci da parte della preside Maria Luisa Crippa, con la quale per diversi anni Ottolini aveva avuto modo di cooperare in qualità di Primo Collaboratore e Vicario. Promesse effettuate ad un evento commemorativo tenuto tra le mura scolastiche il 5 giugno 2015 in presenza di un fratello del professore, oltre che del sindaco di Lissone Concetta Monguzzi. Promesse che ad oggi non sono state ancora mantenute.
E quel famoso quadro regalato alla scuola dagli studenti? È stato esposto, sì, ma dove nessuno può vederlo. Per la precisione in un’anticamera che collega l’ufficio della preside a un altro ufficio: non proprio un luogo di passaggio.
“Siamo stati oberati dagli impegni” si è giustificata la preside Crippa, senza essere però in grado di stabilire eventuali tempistiche. Dalla segreteria è però stato comunicato che “dopo l’estate la scuola si metterà in moto sicuramente”.
Scettici gli ex studenti, uno dei quali ha affermato: “Speriamo, ma ci credo poco. Un anno credo sia sufficiente quantomeno ad avviare le pratiche necessarie. Se non è stato fatto, ci sono poche scuse”. Un altro ex allievo del professore ha così commentato la vicenda: “Associazioni? Aule? Otto, che continuo a chiamare il mio prof, è sempre vivo nei nostri ricordi e nel nostro cuore. Impossibile da dimenticare: rimarrà per sempre una delle poche persone fondamentali della mia vita”.