‘Comitato no degrado’ avvisa: allo studio ddl contro i disturbatori

Per i residenti di via Bergamo e delle altre zone della città colpite da movida selvaggia c’è speranza di notti tranquille. Allo studio un disegno di legge contro i disturbatori.
Per i residenti di via Bergamo e delle altre zone della città colpite da movida selvaggia c’è speranza di notti tranquille. Speranza che parte da lontano, addirittura da Roma, dove è stato elaborato un disegno di legge concordato tra Viminale ed Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) che colpisce i disturbatori della notte. Ne hanno discusso, nell’ambito di altri temi sulla sicurezza, il ministro degli Interni Angelino Alfano e il presidente dell’Anci Piero Fassino. Lo rende noto il Coordinamento di Torino dei Comitati No Degrado e Malamovida del quale fa parte il Comitato di Monza.
È chiara la volontà di contrastare la degenerazione del divertimento notturno per rispettare la quiete pubblica e i diritti dei cittadini elettori. La proposta del Governo è quella di disporre, tra l’altro, addetti al controllo dei locali di pubblico spettacolo e aumentare le sanzioni a carico dei trasgressori. Un ddl quindi che a livello nazionale andrebbe a regolamentare, almeno in parte, un mondo contro cui già Regioni e Comuni hanno tentato di prendere provvedimenti spesso con risultati deludenti.
Molti amministratori locali, in assenza di una normativa nazionale, hanno infatti preferito adottare atteggiamenti pilateschi; oppure emanare provvedimenti giusto in caso di episodi di cronaca nera destinati ad essere dimenticati appena cessata la risonanza mediatica. Con un tale ddl tutto può effettivamente cambiare, e le denunce nostre, di Fipe Confesercenti e Italia a Tavola finalmente trovare una prima reale concretizzazione.
Inoltre. Sulla mala movida abbiamo assistito finora a una ridda di sentenze contraddittorie di Tar e Tribunali fino alla Cassazione. Il ddl potrà decidere definitivamente le sorti dell’attività notturna nelle città italiane definendo da una parte il divertimento lecito, dall’altra urla e schiamazzi e atti vandalici da punire.