Giovani Democratici: “Basta allarmismi, sì al Liga nel Parco”

Dopo la lettera di due fan che invitano la rockstar a rivalutare la scelta di esibirsi nel Parco, i Giovani Democratici “insorgono” invitando a non fare “allarmismo culturale”.
Dopo la lettera di due fan monzesi di Luciano Ligabue che invitano la rockstar a rivalutare la scelta di esibirsi nel Parco di Monza, i Giovani Democratici “insorgono” invitando a non fare “allarmismo culturale”.
«Si sono tornati a toccare i tasti della retorica che trasformava il Parco di Monza in un mero soprammobile, come se fosse chiuso e preservato per sempre in una di quelle palle di Natale con la neve. – siegano sul sito del Pd di Monza -Cari promotori della lettera al Liga, valorizzare un parco non vuol dire fare allarmismo culturale, un concerto non distruggerà il parco, un evento non allontanerà gli scoiattoli, ma l’estremismo si, l’estremismo purtroppo rischia di affossare i tanti successi dei passati anni che hanno reso ancora più importante il nostro parco. Oltre che informarci sullo svolgimento degli eventi passati, abbiamo partecipato anche a molti di questi, il parco è ancora li, bello come sempre, nessun segnale di degrado e nessuna devastazione di Pinkfloydiana memoria. L’organizzazione di concerti ed eventi nel 2016 è cosa ben diversa da quella di più di ventanni fa, la cura e la perizia con cui si organizza un concerto è perfettamente adeguata alla bellezza naturale in cui viene ospitata».
Nella missiva indirizzata al Liga i due fan si rivolgono direttamente al cantante chiedendo espressamente «di avere la voglia di capire e di far capire a chi sarà presente al concerto, quanto sia importante e bello il posto che ti li sta ospitando, di quanto vada rispettato e apprezzato, di come andrebbe vissuto in modo migliore, capito, tutelato come un’opera d’arte».
Tutela del Parco sì ma anche delle attività di intrattenimento: i Giovani Democratici spiegano di avere da sempre a cuore il tema eventi nella città. «Negli anni abbiamo portato avanti diverse proposte e battaglie, coordinandoci anche insieme alla giunta comunale per poter dare a Monza la rilevanza che si merita all’interno del settore. – sottolineano – Il recente grande successo di una lunga serie di eventi all’interno della città e sopratutto dentro i confini del parco, ci avevano fatto credere che finalmente tutti avessero capito l’enorme potenzialità che possiede il nostro verde, uno straordinario anfiteatro naturale che possiamo fortunatamente dire di avere dietro casa. In seguito alla riapertura della Villa Reale, riportata ai fasti storici di un tempo, gli eventi culturali erano tornati ad essere protagonisti all’interno della Reggia del Piermarini e nel parco circostante. L’enorme successo di Manu Chao e i suoi 40 mila fan, gli MTV Digital Days, il Brianza Rock Festival, sono tutti esempi di come l’utilizzo del parco non sia sintomo di degrado o di cattiva gestione, ma vera e propria linfa vitale per una realtà che rischiava sennò di essere rilegata come meta per le gite domenicali.Ci fa estremamente rabbia come nella lettera si differenzino gli eventi culturali dal concerto di Ligabue, la musica è cultura, è arte in movimento, rendiamo il nostro parco una volta per tutte non solo crocevia della storia ma anche crocevia di culture, che siano sotto forma di eventi o concerti, il parco ci ringrazierà, non nascondendolo per l’ennesima volta da un mondo che sogna la sua bellezza».