Musei civici di Monza, Piffer lancia la sfida: mille like entro domenica

Sulla sua pagina Facebook il consigliere comunale ha lanciato la campagna per dare notorietà all’esposizione. Sotto accusa le scelte della giunta in tema di comunicazione.
La sfida è stata lanciata sul web: raggiungere mille like per laPagina Faceboo dei Musei civico di Monza. Dopo la notizia dei conti in rosso e dopo avere verificato che sul web lo spazio espositivo di via Teodolonda è un fantasma, il consigliere comunale della lista civica PrimaVera Monza ha deciso di fargli guadagnare popolarità avviato una vera e propria campagna mediatica a tutto campo: commenti, foto e video.
L’epicentro è la sua pagina Facbook, dalla quale Piffer ha chiesto di cliccare a tutto spiano su quella del museo, accusata di essere un po’ troppo ingessata e poco attrativa. L’idea è cresciuta velocemente e nel giro di poche ore il numero di “mi piace” ha superato quota 700, ma l’obiettivo adesso è toccare quota mille entro domenica.
La sfida è stata lanciata coinvolgendo il collega – rivale Marco Lamperti, consigliere comunale del Pd. Anzi, Piffer ha scherzato con Lamperti, sostenendo che non poteva avere più like lui del museo. Una vera e propria “ingiustizia”, un affronto, al quale spera di porre rimedio entro il prossimo fine settimana.
I commenti e le battute non sono mancate e per convincere i navigatori della rete a cliccare sulla pagina del museo, si è spinto oltre pubblicando un video in cui mostra come lo spazio inaugurato il 28 giugno del 2014 si trovi a pochi metri e pochi secondi (meno di 60) da piazza Duomo: tanta gente non sa nemmeno che esiste, eppure c’è ed è anche nel cuore del centro storico. La bacheca di Piffer è stata invasa da commenti e proposte.
Sotto accusa: le scelte fatte dalla giunta in tema di comunicazione, giudicate troppo timide per assicurare al museo la notorietà che merita. A fronte di oltre 300 mila euro di costi di gestione, infatti, il museo nel 2015 ha fatto registrare solo 18 mila euro di ricavi (leggi qui). Un baratro che è necessario superare provando a richiamare l’attenzione di più gente possibile. Ma secondo Piffer, rianimare la pagina Facebook non dovrebbe essere che il primo passo da compiere. Per rendere il museo più social sarebbe necessario darsi da fare anche con un profilo Twitter e, visto che si parla di quadri e sculture, anche un profilo Instagram, famoso proprio per dare molto spazio alle foto.
A questo punto, non rimane che aspettare domenica e vedere il numero di like raggiunti.