Seregno-Monza 1-1. Delpiano a ruota libera in sala stampa

Seregno e Monza si sono spartiti un punto a testa nel derby brianzolo delle deluse.
Seregno e Monza si sono spartiti un punto a testa nel derby brianzolo classico della prima metà del secolo scorso. In seguito a questo risultato gli azzurri hanno chiuso la regular season al terzo posto mentre i biancorossi hanno terminato le proprie fatiche stagionali con un decimo posto che in sé non è scandaloso, ma lo diventa quando si va a vedere che il numero di vittorie è inferiore sia a quello dei pareggi che a quello delle sconfitte.
Il Seregno sarà ora impegnato contro il Ciliverghe Mazzano nei play-off che allo stato attuale non serviranno a niente, ma che il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, spera servano a formare una graduatoria cui attingere per riportare la Divisione Unica o Serie C a 60 squadre dalle 54 di adesso.
Il Monza è invece atteso da alcune gare amichevoli che serviranno, ha dichiarato il tecnico Alessio Delpiano a fine partita, “a tenere allenati i giocatori della rosa 2015/16 e a osservare qualche elemento da inserire nell’organico 2016/17”. Ribadiamo che una squadra che è riuscita a fare peggio non solo del Seregno, ma anche dell’altra compagine provinciale, la Folgore Caratese, abbia giocatori non all’altezza di continuare a indossare la maglia che fu di Castellini, Claudio Sala, Patrizio Sala, Buriani, Tosetto, Massaro, Monelli, Casiraghi, Ganz e Saini, solo per citare alcuni dei più famosi e più amati degli ultimi 50 anni. Considerando che il Renate è rimasto in terza serie, il Monza è la quarta squadra della sua provincia: umiliazione tollerata solo perché la società è stata rifondata in fretta e furia. Dal 1° luglio al centro sportivo Monzello tutti avranno i “fucili puntati contro” e il rischio è un sovraccarico di tensione. Sarà il caso che i tifosi si facciano una lunga vacanza, una bella cura disintossicante dalle delusioni e poi aspettino almeno la fine di settembre prima di cominciare a “sparare”, con la speranza che degli errori di quest’anno ai piani alti di via Ragazzi del ’99 si sia fatto tesoro e allo stadio Brianteo si sentano per allora solo cori di giubilo e mani che applaudono.
Per quanto riguarda il derby di oggi, nonostante non valesse un fico secco, è stato visto da quasi mille persone: chissà cosa sarebbe successo se una delle due squadre o entrambe fossero state ancora in lotta per qualcosa… Era dal 16 novembre 1975, in Serie C, che i due club non si affrontavano in campionato allo stadio “Ferruccio”. Caduta in disgrazia la società azzurra, quest’anno è toccato al Monza riassaggiare dopo 73 anni il calice amaro del dilettantismo. Il Seregno però ha snobbato la sfida: l’allenatore Matteo Andreoletti ha lasciato in panchina o in tribuna sette titolari, quelli acciaccati o diffidati, per preservarli per i play-off. A Delpiano ne sono mancati invece due per infortunio: il centrocampista Marco Lombardi e il portiere Radaelli. Come la domenica precedente, inoltre, era indisponibile pure il secondo portiere Ravetta. A differenza del match col Caravaggio il tecnico di Pradalunga ha cercato di schierare la miglior formazione: in difesa è tornato D’Angelo per Perini, a centrocampo Uliano per Manuel Romeo e in attacco Soragna e Palazzo per Grandi e lo juniores Achenza. Da segnalare la presenza in panchina per la seconda domenica consecutiva del portiere degli Allievi, Brescello.
Pronti, via e il Monza passa in vantaggio: è il 3′ quando Roveda si inserisce bene in area avversaria e invece di tirare cerca di mettere una palla in mezzo; Venturi e Merli Sala fanno le belle statuine e Palazzo ne approfitta infilandosi tra i due e buttando la palla in rete da un metro. Si tratta del sedicesimo centro personale, di cui 13 realizzati con la maglia del Monza; pur essendo arrivato in Brianza lo scorso dicembre, è riuscito a chiudere la stagione da capocannoniere sociale scavalcando Soragna di 2 gol. Al 7′ Acerbis devia d’istinto un pallone schizzatogli addosso in seguito a una deviazione maldestra di Merli Sala. 2’ dopo si fa vivo il Seregno con una conclusione di Lillo a lato. Al 25′ l’arbitro annulla un gol di Cattaneo per un dubbio fuorigioco di D’Angelo.
Anche la ripresa inizia con Roveda che, lanciato da D’Errico, si presenta a tu per tu con Acerbis: il portiere locale ipnotizza il difensore biancorosso, che gli spara la sfera addosso. Col passare dei minuti gli ospiti lasciano il pallino del gioco agli azzurri, piuttosto imprecisi e pasticcioni dalla tre quarti in su. Al 21′ Scapini, entrato da 4’, ruba palla a D’Angelo, ma davanti a Cetrangolo attende troppo a tirare e Cattaneo fa in tempo a immolarsi mettendosi tra lui e il portiere e respingendo dunque la conclusione di pancia. A pareggiare ci pensa al 35’ il rumeno Szekely che, entrato da 5’, scaraventa su punizione da 25 metri il pallone prima sulla traversa e poi oltre la linea di porta. Il Seregno ha anche una ghiotta opportunità per vincere 5’ dopo, quando Molnar trattiene leggermente in area Scapini spingendo l’arbitro a decretare il rigore: lo stesso Scapini, però, si fa respingere il tiro dal dischetto da Cetrangolo e poi Bosio manda a lato.
In sala stampa Andreoletti ha fatto notare che “il Monza è venuto a giocare qui con la formazione migliore e in maniera molto difensiva, mentre noi abbiamo tenuto fuori giocatori importanti in vista dei play-off. In campo sono andati giocatori giovanissimi con poca esperienza. Abbiamo iniziato male, ma alla fine siamo andati vicinissimi alla vittoria. Il nostro obiettivo è ora quello di vincere i play-off per avere poi speranza di essere ripescati. La notizia dell’ingaggio di Delpiano per la prossima stagione? Premesso che è stata smentita dalla società, si tratta comunque di qualcosa di non piacevole per chi sta lavorando in maniera professionale. Credo che solo quando sarà finita la stagione la società farà le sue valutazioni”.
Delpiano è tornato in sala stampa per la prima volta dopo il suo esonero: “Non sono mai venuto per evitare polemiche perché avrei rischiato di rientrare con la mentalità sbagliata. Volevo invece che ci si concentrasse sull’obiettivo della salvezza. Del resto erano già state dette troppe parole. Sarei venuto a raccontare cose che non erano utili. A proposito della salvezza, mi ha fatto molto piacere ottenerla per tutti coloro che tengono al Monza, dai dirigenti fino ad arrivare ai tifosi. Ricordo che io in Serie D avevo avuto la fortuna di arrivare sempre ai play-off e di vincere addirittura un campionato. Quando sono stato esonerato eravamo ormai sulla strada giusta che avrebbe potuto portare ai play-off: c’erano da sistemare piccole cose. Secondo me i dirigenti hanno fatto male a cambiare l’allenatore. Poi sono stato richiamato e ho cercato di finire il mio lavoro e devo dire che la società mi ha fatto operare nelle migliori condizioni. Rientrare in carreggiata non è stato semplice, perché i ragazzi avevano problemi psicologici. Ho cercato di portare una mentalità positiva. E il merito principale della salvezza è infatti dei ragazzi. Ho tirato loro il collo e non hanno fiatato. Complessivamente sono soddisfatto della stagione. Se resterò al Monza? Deciderà lo società. So che la dirigenza si sta guardando attorno. Io non ho alcun accordo con nessuno. Se le strade si separeranno, per me sarà comunque stato un onore aver allenato il Monza. Un allenatore si esprime bene solo se gli si dà forza. Se non c’è unità d’intenti, nei momenti difficili l’allenatore diventa un uomo solo. In certi momenti mi sono sentito più apprezzato fuori che in casa mia. Sono state dette cose non carine nei miei confronti. La Serie D è un campionato difficile, da affrontare con umiltà, giocando contro tutte le squadre allo stesso modo”. Se dovessi rimanere quanti giocatori cambieresti? “Sicuramente ce n’è da cambiare… Quest’anno è mancata personalità nella squadra”. Delpiano ha infine svelato come mai contro il Caravaggio non avevano giocato tutti i titolari… “La società mi aveva chiesto di poter vedere alcuni giovani in campo per valutarli meglio”.
SEREGNO-MONZA 1-1 (0-1)
SEREGNO (4-4-2): Acerbis; Capelli T., Merli Sala, Viganò, Venturi; Gasparri (30′ s.t. Szekely), Gori (9′ s.t. Mauri), Romeo P., Lillo (17′ s.t. Scapini); Iori, Bosio. A disp.: Bardaro, Cusaro, Fabiani, Castella, Vitale, Pellecchia. All.: Andreoletti.
MONZA (5-3-2): Cetrangolo; Roveda, Molnar, D’Angelo, Cattaneo, Tripsa; D’Errico, Comentale, Uliano (13′ s.t. Romeo M.); Soragna, Palazzo (46′ s.t. Capelli A.). A disp.: Brescello, Cochis, Sokoli, Perini, Achenza, Buzzi, Grandi. All.: Delpiano.
ARBITRO: Mezzalira di Varese.
MARCATORI: 3′ p.t. Palazzo, 35′ s.t. Szekely.
NOTE: calci d’angolo 5-5; ammoniti Lillo, Iori, Viganò, Comentale, Soragna, Molnar, Cattaneo, D’Angelo e D’Errico; recupero 2′ e 3′; spettatori circa 800.
CLASSIFICA FINALE
Piacenza p. 96; Lecco 80; Seregno 64; Ciliverghe Mazzano e Ponte San Pietro Isola 61; Olginatese 56; Inveruno 55; Ciserano 52; Folgore Caratese 50; Monza 49; Grumellese 48; Pro Sesto e Varesina 47; Pergolettese 46; Bustese Roncalli e Virtus Bergamo 45; Caravaggio 34; Fiorenzuola 33; Mapellobonate 31; Sondrio 27.
In grassetto la promossa, in corsivo le retrocesse.