Seveso, 3 eventi di NoPedemontana per ricordare la diossina

19 maggio 2016 | 13:14
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Seveso, 3 eventi di NoPedemontana per ricordare la diossina

Il comitato NoPedemontana propone un ciclo di iniziative per ricordare i 40 anni di “un crimine di pace”. Da maggio a luglio, 3 eventi (per ora, forse se ne aggiungeranno altri) in collaborazione con BMovies, Cinemambulante, e Archivio Seveso Memoria di Parte.

Parallelamente alle iniziative intraprese dall’amministrazione comunale per ricordare il quarantesimo anniversario del disastro di Seveso, altre associazioni si stanno preparando a celebrare la ricorrenza del 10 luglio 1976, che legò per sempre il nome di Seveso a quello di una sostanza tossica: la diossina.
In prima linea, decisi a non far passare inosservato il quarantennale, sono gli attivisti del comitato NoPedemontana, per i quali la diossina è il punto centrale di opposizione alla contestatissima infrastruttura. Tra l’altro, proprio in questi giorni sui comuni interessati dalla tratta B2 dell’autostrada si stanno eseguendo i carotaggi voluti dal Cipe per quantificare il livello di contaminazione del terreno.
NoPedemontana propone dunque un ciclo di iniziative, da maggio a luglio per ricordare i 40 anni di “un crimine di pace”, come lo definisce il comitato citando Giulio Maccacaro, il fondatore di Medicina Democratica. Una serie di eventi realizzati in collaborazione con l’associazione culturale BMovies, Cinemambulante, e Archivio Seveso Memoria di Parte. Si comincia venerdì 20 maggio alle ore 20.o0 presso l’aula magna della scuola Leonardo da Vinci in via De Gasperi, a Seveso: l’incontro, intitolato “Veleni d’Italia: le altre Seveso” vuole inquadrare e contestualizzare il disastro Icmesa nel quadro più ampio dello sviluppo dell’industria chimica in Italia, mettendo a confronto l’incidente nostrano con altri casi disastri ambientali. Interverranno Marino Ruzenenti, storico dell’ambiente, collaboratore della Fondazione Micheletti di Brescia e co-curatore del libro “Il caso italiano: industria, chimica, ambiente”, Giulio Milani, autore di “La terra bianca: marmo, chimica e altri disastri”, e Stefania Baiguera, del Comitato per l’ambiente Brescia Sud, attivista e organizzatrice della mobilitazione “Basta Veleni”. La serata sarà anche un’occasione per presentare il progetto “Seveso memoria di parte”
«Il disastro di Seveso è stato il primo grande disastro ambientale della storia dell’industria chimica in Italia e non solo – accusano gli attivisti NoPedemontana -. Coloro che hanno avuto potere e responsabilità lo hanno dapprimaderubricato ad incidente, in seguito estromesso dalla coscienza pubblica, infine svuotato con la retorica ufficiale: oggi può e deve tornare ad essere parte della memoria e della consapevolezza collettiva -. E sottolineano -: Il disastro di Seveso non è solo un evento passato da ricordare, ma una minaccia presente da denunciare. In questi quarant’anni la maggior parte del territorio  è rimasto gravemente inquinato e su tutto incombe l’apertura dei cantieri di Pedemontana».
Il comitato NoPedemontana tornerà sul luogo del delitto  luglio, con due iniziative organizzate presso il muro Icmesa di via Icmesa, a Meda. Il 2 luglio alle ore 21.00 Massimiliano Vergani metterà in scena il suo spettacolo “Diossina 2.0: Seveso dall’Icmesa alla Pedemontana” (di cui MB News aveva già parlato qui). Il 9 luglio, sempre alle ore 21.00, si aspetterà lo scoccare del quarantesimo anniversario dell’incidente in compagnia di Daniele Bacchesi, autore del libro-inchiesta contro i crimini ambientali “La fabbrica dei profumi”, pubblicato trent’anni fa e ora in ristampa. Al termine della discussione, una fiaccolata per le strade della zona ricorderà il disastro Icmesa.
In apertura, una foto d’epoca del muro della fabbrica Icmesa di Meda fornita dal comitato NoPedemontana