Terremoto Villa Reale, la gestione del primo piano finisce in Tribunale

11 maggio 2016 | 12:41
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Terremoto Villa Reale, la gestione del primo piano finisce in Tribunale

La società titolare della gestione dell’0ex reggia e la sub concessionari ai ferri corti per presunte inadempienze contrattuali

Aria da tagliare a fette col coltello in Villa Reale. A dispetto delle sensazioni di bellezza e grazia che trasmette, l’ex reggia piermariniana sta vivendo una fase di forte tensione a causa di una vertenza legale scoppiata fra Nuova Villa Reale, la società di gestione guidata da Attilio Maria Navarra, e Vision Plus, la sub concessionaria cui era stata affidata la gestione del primo piano nobile. Il clima è teso e la parola è passata agli avvocati delle parti. I problemi sono iniziati lo scorso agosto, quando Vision Plus, contestando una serie di inadempienze, ha sospeso il pagamento dell’affitto a Nuova Villa Reale Monza. In risposta, la società di Navarra ha fatto partire uno sfratto per morosità e dal prossimo 10 maggio gli spazi del salone delle feste saranno seguiti direttamente da Cultura Domani, altra società di cui Navarra è presidente.

Lo scontro ha ovviamente dato fiato alle critiche dei detrattori del modello di gestione privatistico. Il Comitato per il Parco e il comitato la “Villa è anche Mia”, strenui sostenitori di una gestione a mano pubblica, hanno parlato di crisi annunciata. “La gestione di un bene culturale non si realizza facendone uno spezzatino e mettendoci dentro persone che hanno interesse solo per profitto – hanno spiegato -. Siamo arrivati a un livello di degrado che purtroppo era prevedibile». Nel mirino dei comitati, la scelta di affidare la gestione della parte più prestigiosa del monumento piermariniano ai privati, “senza prevedere direttive e controlli esterni”.

L’orientamento di Navarra sembra essere di riaffidare a terzi la gestione degli spazi: il prossimo 10 maggio è previsto un incontro con oltre 100 agenzie interessate a subentrare. Insomma, le proposte sembrano non mancare, ma nel frattempo, il Consorzio di gestione di Parco e Villa chiede maggiore chiarezza, maggiore programmazione e più comunicazione. Sotto esame, al di là della  vertenza legale che vede contrapposta Nuova  Villa Reale e sub concessionario, c’è il modello Villa Reale. Un sistema di gestione con una forte presenza del privato, duramente criticato in passato, ma anche indicato come esempio da alcune personalità del mondo della cultura del calibro di Philippe Daverio.