Triuggio invita a cena i migranti, il piatto forte è il sorriso #video #foto

Grande partecipazione della cittadinanza triuggese all’iniziativa “Un posto a tavola”: 22 famiglie hanno ospitato per cena nelle proprie case 44 richiedenti asilo.
Grande successo per l’iniziativa “Un posto a tavola”, organizzata dal comune di Triuggio sabato 15 maggio. 22 famiglie hanno ospitato per cena nelle proprie case un totale di 44 richiedenti asilo in carico alla città. Il menù della serata? A base di accoglienza, integrazione e tanti sorrisi commossi.
A promuovere l’evento, oltre alla giunta, sono il Tavolo del Volontariato Sociale, dal 2005 in prima linea in temi di solidarietà, ma soprattutto i cittadini triuggesi, che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata. Ogni famiglia ha portato nella propria casa due migranti per condividere assieme, così è stato definito da molti, un momento di “umanità”, seguendo l’esempio virtuoso che Agrate aveva proposto a marzo.
La serata ha avuto inizio con l’incontro di tutti i partecipanti tra le mura del Comune: un breve discorso di ringraziamento del sindaco e dell’assessore a cui ha avuto seguito un aperitivo di benvenuto. Il tutto condito da un’atmosfera emozionata e intensa: triuggesi e stranieri per una sera sotto un unico tetto, pronti a sedere alla stessa tavola perché “le differenze tra di noi ci permettono di imparare tantissime cose. Non è altro che un bellissimo scambio”: con queste parole si è espressa una delle famiglie ospitanti, che ha anche scherzato: “Paura? Certo: che non mangino tutto quel che abbiamo cucinato! Magari per motivi religiosi. Per questo abbiamo preparato tante portate diverse”.
Chiara Borgonovo, assessore alle politiche sociali, ha commentato così la riuscita della serata: “È la qualità degli eventi e delle relazioni a fare la differenza. Momenti del genere fanno solo bene alla comunità. Quest’iniziativa fa infatti parte di un percorso iniziato nel 2015, quando ricevemmo i primi migranti da ospitare. Abbiamo fatto in modo di coinvolgerli in diverse attività, come l’aperitivo di presentazione durante i mercatini di Natale. E loro, d’altra parte, si sono prodigati in impieghi di volontariato che hanno permesso di indebolire molti pregiudizi della gente, oltre che a farsi conoscere alla cittadinanza”.
I rifugiati, che sono aumentati a 47 in questi ultimi giorni, si sono infatti impegnati negli scorsi mesi ad imbiancare i locali della Caritas, fare volantinaggio e pulire i boschi circostanti. “Un migrante aveva trovato dei soldi ed ha fatto in modo di restituirli al legittimo proprietario. Atti del genere la gente li nota”, ha continuato l’assessore.
“Questo percorso di accoglienza presenterà altre iniziative in futuro”, ha annunciato il sindaco, Pietro Cicardi. “Tra 15 giorni, per esempio, sarà organizzata una partita di calcio, sport caro a noi italiani. Il nome dell’evento? Metti in rete l’accoglienza, slogan che rende bene quale sia il vero obiettivo finale di tutti i nostri sforzi”.