Rosalba Colombo al ballottaggio: “Andate al voto con il cuore e la testa”

10 giugno 2016 | 15:44
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Rosalba Colombo al ballottaggio: “Andate al voto con il cuore e la testa”

“Questo è il momento di parlare alla città. Con il cuore e con la testa”. E questo lo sa Colombo che ha superato il primo turno con il 36,5% di voti. Adesso c’è il ballottaggio.

“Questo è il momento di parlare alla città. Con il cuore e con la testa”. E questo lo sa Rosalba Colombo che ha superato il primo turno con il 36,5% di voti. E adesso è chiamata al ballottaggio. La sfida in quel di Arcore è con Cristiano Puglisi, il giovane e promettente candidato del centro destra, sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia.

Rosalba Colombo (Pd e altri) cerca la riconferma per continuare ad amministrare la “sua” Arcore. Una sfida che sta vivendo più che con il suo avversario con gli arcoresi. Domenica 12 giugno sarà in largo Vela (davanti al municipio) per rispondere direttamente alle domande sul futuro della città. Nessun nuovo faccia a faccia per lei che taglia corto e spiega: “Basta battibecchi, mi confronterò con quelli che contano davvero: gli arcoresi”.

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In foto:
Rosalba Colombo intervistata da una giornalista della Rai

In una campagna elettorale senza esclusione di colpi, di quelle che da tempo non si vedevano, lei, affonda subito il coltello nella piaga e afferma sorridendo: “Abbiamo trasformato l’immagine di questo paese: da città del ‘Bunga bunga’ a città della cultura. Quest’anno abbiamo fatto, solo per fare un esempio tra tanti, un Festival della Letteratura con un programma che mai si era visto tanto era ricco e che si è chiuso con numeri record (leggi qui).”

La cultura non è mai stata marginale nel programma della giunta Colombo che come fiore all’occhiello porta la coraggiosa scelta di aver fatto partire i lavori per il restauro della Villa Borromeo. Per il rischio che la “gran dama crollasse”, è arrivata la scelta che ha diviso l’opinione pubblica per la cifra messa in campo per il restauro: ben 18 milioni, comprensivi della manutenzione per 20 anni. Il comune si impegna quindi ad anticipare 2,5 milioni euro derivanti dalla vendita di Metano Arcore, da una parte, e 500 mila del bando Arcus dall’altra, per poi pagare il leasing di 40 rate da 600mila euro in 20 anni. (Qui i dettagli)
“Abbiamo fatto una scelta, perchè sappiamo che la città voleva farla e poteva farla. Non mancheranno in futuro servizi, ma anzi nel giro di soli due anni riavremo la Villa come nuova con spazi per gli Arcoresi. Sono sicura che il riavvio di questo monumento rilancerà il commercio e l’immagine del paese.”

Non si ferma qui Rosalba Colombo: non solo sostiene le scelte fatte, ma rincara la dose: “Abbiamo trovato una città che era stata lasciata dalla giunta Rocchini (Pdl) su un binario morto, noi l’abbiamo tolta da lì e fatta ripartire. Con il voto di domenica 19 giugno chiediamo agli arcoresi di permetterci di continuare questo viaggio verso lo sviluppo. Amore, passione, generosità, coerenza e onestà intellettuale sono ciò che mi contraddistingue e ciò che caratterizza il mio lavoro. Lo sapete”.

Un lavoro durato cinque anni che ha portato tra i principali obiettivi raggiunti oltre alla partenza dei restauri della Villa Borromeo con Italiana Costruzioni (la stessa società che ha salvato la Villa Reale di Monza), il rifacimento totale della stazione con RFI e la realizzazione delle vasche di contenimento in caso di piogge abbondanti. Un progetto che si è già rilevato funzionante, visti i forti acquazzoni che si abbattuti sulla città negli ultimi giorni (guarda il video), ma che non hanno portato ad alcun allagamento a differenza dell’anno scorso.

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Il sindaco inaugura la nuova pista ciclabile costruita sui terreni in parte donati da Berlusconi (leggi qui)



Molti i lavori eseguiti in paese
: le strade asfaltate, le buche rattoppate, le barriere architettoniche abbattute, le piste ciclabili realizzate, ma la critica principale che viene mossa contro il sindaco è di non aver risolto il problema del traffico. Rosalba non ci sta: “Abbiamo attuato un nuovo piano del traffico che rispetto alla situazione che abbiamo trovato è stato un passo avanti. Siamo i primi a saper che di strada c’è ne ancora da fare, ma per realizzare la tangenzialina, e far sparire le code, bisogna aspettare il destino di Pedemontana (ad oggi bloccata per mancanza di fondi, ndr). La tangenzialina esterna è un’opera che si deve fare al più presto.”

Poi ci sono le vecchie questioni che riemergono dal passato. Il caso del Bitumificio Doneda che avrebbe dovuto essere costruito nella frazione di Bernate fermato proprio dalla giunta Colombo. “Non vorrei che qualcuno avesse la memoria corta, ma siamo stati noi, nonostante il clima teso e le pressioni, a votare in un consiglio comunale, durante il quale l’opposizione preferì quasi tutta lasciare l’aula, il diniego alla variante urbanistica”. Bernate è l’epicentro del terremoto che potrebbe non portare al rinnovo del sindaco uscente. Nella zona di via Grandi è stata prevista l’edificazione di due palazzine e la caserma dei carabinieri. “Una scelta per la tutela della sicurezza dei cittadini e la valorizzazione del quartiere”, risponde Colombo a chi la taccia di cementificare troppo – “Cementificare? Al posto del campo che c’è, a compensazione delle palazzine ci saranno dei giardini da 10mila metri quadrati”.

In vista del voto del ballottaggio tutti si chiedono dove andranno i voti
del Movimento 5 Stelle (11%) e quelli di Carlo Stucchi (16%). Proprio quest’ultimo è l’incognita più interessante dato che il candidato era sostenuto da quelli di Sel, i Civatiani, e quindi da un bacino di voti che con ogni probabilità è più affine al Pd che a Forza Italia. “Faccio i miei più vivi complimenti a Stucchi per il risultato raggiunto. Nei nostri programmi ci sono tanti punti in comuni, sarà quindi la gente a valutare come votare.” Colombo non si ferma qui e con totale trasparenza dichiara: “Differenze di visione, alcune incomprensioni, ci hanno impedito di andare tutti insieme al voto, ma sono sempre più numerose le cose che ci uniscono da quelle che ci dividono. Adesso dobbiamo guardare al futuro di Arcore. Quello che conta, in questo momento, è non lasciare neanche uno spiraglio a chi nasconde vecchi metodi e idee antiquate dietro a un volto giovane, quello di Cristiano Puglisi: quel centrodestra che ha mal governato la città e che abbiamo già battuto nel 2011.”

Nel frattempo, però, Puglisi ha già tirato la giacchetta del professor Mantengazza, primo della lista ImmaginArcore di Carlo Zucchi, facendogli una proposta, e ha già firmato un manifesto del Movimento 5 Stelle con le promesse elettorali da mantenere in caso di vittoria.