Desio, la contrada San Pietro al Dosso vince il 28esimo Palio degli zoccoli

13 giugno 2016 | 23:23
Share0
Desio, la contrada San Pietro al Dosso vince il 28esimo Palio degli zoccoli

Migliaia di partecipanti all’edizione 2016 del Palio degli Zoccoli, vinta da San Pietro al Dosso con Lucas Tallone e Francesco Graffeo. Guarda le #foto

Domenica 12 giugno la contrada San Pietro al Dosso ha vinto per il quinto anno consecutivo il Palio degli zoccoli, la ormai tradizionale festa di Desio che quest’anno è arrivata alla 28esima edizione. Seconda arrivata la contrada La Bassa, terza La Piazza.

Inventato nel 1989 per rievocare la battaglia di Desio del 1277, in cui i Torriani vennero sconfitti dai Visconti, i futuri signori di Milano, il Palio degli zoccoli è cresciuto fino ad acquisire un’importanza più che locale. Stando ai dati forniti dagli organizzatori, domenica 12 erano più di 30mila le persone che si sono concentrate nelle strade di Desio per assistere al corteo storico, che quest’anno per la prima volta è partito dal collegio Pio XI anziché da villa Tittoni. Una vera e propria folla, riunitasi per tifare i colori della propria contrada di appartenenza nella gara di corsa più caratteristica della zona: una staffetta su zoccoli, appunto. Pittoresca ma scomoda, tanto che uno dei ragazzi che correva per la contrada La Bassa si è sentito male all’arrivo. Nulla di grave, per fortuna: subito soccorso dalla Croce Rossa, dopo qualche minuto è stato in grado di tornare a ritirare la sua coppa.

 «Il Palio è ormai diventato un appuntamento a cui siamo tutti affezionatissimi e con cui cerchiamo di coinvolgere l’intera cittadinanza – spiegano gli organizzatori -. Anche il drappo con cui viene decorato il Palio viene scelto tramite un concorso aperto ai ragazzi del liceo artistico Pio XI (la tela vincitrice è stata dipinta da una studentessa, Sabrina Casertano, ndr) -. Il ruolo del volontari è preziosissimo – aggiungono -: per ogni Palio c’è un lavoro che dura un anno». Undici contrade partecipanti, ognuna con i propri colori e  le proprie caratteristiche più o meno storiche (i commercianti de La Bassa, i cacciatori di San Giovanni, i  notabili de La Foppa): a sfilare con i costumi del XIII secolo ci sono giovani e adulti, ragazzi e bambini: quest’anno la più piccola ha addirittura appena 18 mesi. Un modo per far rivivere la memoria storica, ma soprattutto per divertirsi e riaccendere il senso della comunità di paese, che, oggi, è generalmente sempre meno sentito.