Omaggio in Autodromo a Fabrizio Pirovano: il Re di Monza!

14 giugno 2016 | 18:10
Share0
Omaggio in Autodromo a Fabrizio Pirovano: il Re di Monza!

Oggi all’Autodromo di Monza è stata allestita la camera ardente di questo immortale campione. Emozionante ultimo giro di pista per uno sportivo che ha saputo entrare nel cuore della gente

Un saggio scrisse: “Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”  Se anche voi credete nel significato di queste parole, allora sarete d’accordo nell’affermare che Fabrizio Pirovano non se n’è andato e non potrà mai andarsene dal cuore di ognuno di noi. Oggi, all’Autodromo Nazionale diMonza, il mondo del motociclismo italiano ha voluto soprattutto ringraziarlo, ricordando quella sana pazzia, e quella sua straordinaria generosità, che non potremo mai dimenticare.

Per descrivere certi momenti le parole non servono. Non basterebbero per spiegare l’emozione e il cordoglio di migliaia di persone strette attorno alla figura di un grande motociclista, che ancor prima di esser campione sulle due ruote, è riuscito ad esserlo nella vita. Momenti in cui occorre solo fare silenzio, e in questo caso ascoltare il fragore sprigionato dalle marmitte di centinaia di moto, che hanno voluto fabrizio Pirovano funerali autodromo motociclismo 12sfrecciare in pista, tutte dietro al feretro del Piro, trasportato da un sidecar che per l’ultima volta lo ha portato in trionfo davanti alla propria gente. Centinaia e centinaia di moto, migliaia di persone. Tutte giunte all’Autodromo per rendere omaggio alla figura di un immenso sportivo, capace di frantumare ogni tempo in pista, e di battere ogni record di umanità nella vita, come ricordano le tante, tantissime testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscere e di correre con Fabrizio Pirovano. Da Max Biaggi a Guido Meda (solo per citare i due ospiti più conosciuti) passando dalle parole di tutti gli amici e colleghi intervenuti per rendere omaggio al simbolo del motociclismo monzese. Ricordi uniti da una linea comune, quella che evidenzia la generosità e la veridicità dell’uomo, prima ancora delle qualità del campione. Tra i presenti c’era anche Giacomo Agostini, che non ha voluto far mancare il proprio saluto ad un motociclista così trasversale, capace di unire il mondo del motocross a quello della velocità, mettendo al centro di tutto l’amore indiscusso per il brivido delle due ruote.Un mito vero e proprio il Piro, a cui probabilmente verrà anche intitolata una variante del circuito monzese. La sua variante, quella che preferiva e che lo ha visto tante volte sfrecciare nel corso della sua straordinaria carriera. Ed è proprio in queste circostanze che anche noi “addetti ai lavori”, non possiamo far altro che posare la penna e il taccuino e alzarci in piedi,  per perderci in un applauso comune rivolto a chi, anche in una società sempre più materialistica come la nostra, ha saputo mettere davanti l’aspetto umano al mero tornaconto economico. La cronaca lascia spazio alla vita, e all’incomprensibilità della morte. Una morte che arriva lenta, sotto le sembianze di un male incurabile, quasi a farsi beffa di chi ha passato i suoi giorni a trecento all’ora sul sellino di una moto. fabrizio Pirovano funerali autodromo motociclismo   (2)Ma come abbiamo detto in apertura, la morte è solo per chi viene dimenticato, e questo non è certo il caso del Piro…

A noi piace averlo nel cuore  pensando al suo sorriso, proprio come ci esorta a fare una delle sue due figlie, Michela, che dal palco dell’Autodromo volge il suo sguardo verso il cielo per un ultimo saluto all’immortale sovrano del motociclismo monzese: “Ciao Papà! Ti ricorderemo come Fabrizio Pirovano, il Re di Monza!”