Pugni e stampellate in faccia alla convivente, arrestato (ma già libero)

Un cinquantenne monzese monzese è stato arrestato per aver aggredito a pugni e stampellate in faccia la sua compagna, al culmine di una lite nella loro casa di Monza.
Un cinquantenne monzese monzese è stato arrestato per aver aggredito a pugni e stampellate in faccia la sua compagna, al culmine di una lite nella loro casa di Monza. Soccorsa grazie ad una telefonata dei vicini di casa che dopo averla sentita urlare hanno telefonato al 112 la donna, quarantenne, è stata trasportata in ospedale. Medicata e visitata per i forti traumi al volto è stata dimessa con un mese di prognosi. Il suo compagno, su disposizione del Tribunale di Monza, è stato sottoposto ad allontanamento da casa e gli è stato vietato l’avvicinamento alla convivente.
Un diverbio, una lite protrattasi per quasi due giorni e ad avere la peggio è stata come al solito, la parte femminile di una coppia. Prima pugni al volto, alla nuca, sul naso, poi le stampellate. Claudicante per una distorsione alla caviglia il cinquantenne violento non ha esitato ad usare anche quella per colpire in viso la donna con la quale aveva scelto di dividere la vita. Ma fortunatamente lei si è salvata, soccorsa dai carabinieri di Monza arrivati sul posto di corsa, dopo la telefonata di un vicino. La notte in ospedale per rimettersi in piedi l’una, una notte in cella con l’accusa di lesioni personali il secondo, la mattina dopo è come non fosse successo niente (segni sul volto della donna a parte).
Si, perché il Tribunale di Monza, riconosciuta la convalida del fermo dell’uomo, lo ha condannato al “divieto di allontanamento e di non avvicinamento”. In concreto l’uomo, da solo, deve stare attento a non avvicinarsi alla vittima, senza che nessuno sia deputato al suo controllo. A farsi controllare il volto tumefatto da un medico, per almeno un mese, sarà la vittima.