Rotaie e rumori a Monza: decine di famiglie sul piede di guerra per la ferrovia

A Monza la protesta corre sui binari. Alcuni giorni i residenti di via San Gottardo si sono mobilitati con una raccolta firme per sensibilizzare amministrazione comunale e Rfi sui livelli di rumore che la linea Milano – Chiasso sarà ingrato di produrre dopo l’apertura del traforo del Gottardo. Mercoledì sera, invece, è toccato  ai fesinti di vis Fossati, nel rione San Rocco, che attendono da quasi dieci anni l’installazione di barriere fono assorbenti per contenere il rumore prodotto dal via vai incessante di treni lungo la linea Milano – Monza, una delle più battute della Lombardia. In via Fossati è dal 2006, vale a dire da quando al governo cittadino c’era il sindaco, Michele Faglia, che attendono ‘installazione di una barriera fonoassorbente.

I mesi passano, gli anni anche, ma gli unici lavar di riqualificazione che si sono visti in zona sono stati quelli della linea ferroviaria, che hanno aggiunto disagio al disagio, rumori ai rumore già esistenti. Al frastuono dei treni, si aggiunge poi la frustrazione legata alla situazione di degrado della zona: in particolare, i residenti hanno puntato il dito contro le condizioni della pensilina bus mezza distrutta e contro le condizioni del sottopasso pedonale fra via D’Annunzio e via Borgazzi. “Dopo anni di promesse – ha commentato Salvo Russo, portavoce dei residenti -, è arrivato il momento di fare anche qualche fatto”.

In via San Gottardo, a pochi passi dal centro storico, non è invece il traffico di pendolari a far ammattire i residenti, ma il traffico merci, che apertura del traforo del Gottardo aumenterà d’intensità. I residenti hanno avviato petizione per chiedere anche in questo l’installazione dei pannelli fono assorbenti. Nonostante la linea sia stata sottoposta a diversi i serventi per contenere vibrazioni e rumori, i residenti parlano persino di fessure nei muri.