Rugby Monza 1949, lo scudetto femminile sfuma in finale #video #foto

Niente secondo scudetto per il Monza 1949 di rugby femminile: anche quest’anno, come l’anno scorso a Parma, il titolo tricolore è finito cucito sul petto del Valsugana Padova.
Niente secondo scudetto per il Monza 1949 di rugby femminile: anche quest’anno, come l’anno scorso a Parma, il titolo tricolore è finito cucito sul petto del Valsugana Padova, che nella finale disputata al Peroni Stadium di Calvisano si è imposto per 6-0.
Il venticinquesimo scudetto della storia ha dunque permesso alle venete di scavalcare le lombarde nella graduatoria dei successi dietro le ex “grandi” Benetton Treviso e Riviera del Brenta, che si erano spartite tutte le edizioni precedenti del campionato. Proprio la squadra di Mira era stata travolta dalle brianzole nella finale di Mantova del 2014.
La sconfitta in terra bresciana ha lasciato delusa la tifoseria biancorossa, presente in centinaia di unità (il pubblico era perlopiù neutro perché composto prevalentemente da atlete, tecnici e dirigenti di tutte le altre società italiane). Le due vittorie negli scontri diretti in regular season (19-8 a Padova e 8-3 al Campo Chiolo) e il primo posto in classifica facevano pendere il pronostico dalla parte delle “Ringhio”. Purtroppo un diverso approccio alla partita decisiva della stagione e il maltempo, che non ha di certo aiutato le più agili ragazze allenate da Alessandro Cuomo, hanno fatto sì che le biancazzurre si confermassero meritatamente campionesse d’Italia.
Al match ha naturalmente assistito il commissario tecnico della Nazionale femminile Andrea Di Giandomenico, che ha potuto osservare tra le altre ben 9 atlete azzurre: Paola Zangirolami, Beatrice Rigoni, Elisa Giordano, Valentina Ruzza e Silvia Folli tra le “ValsuGirls” e Maria Magatti, Isabella Locatelli, Lucia Cammarano ed Elisa Pilotti tra le “Ringhio”.
Che la giornata per le monzesi non promettesse per il meglio lo si è intuito nel primo quarto d’ora, giocato quasi interamente nella loro metà campo. Le biancorosse, a parte qualche eccezione, in particolare Pillotti, sono sembrate timorose e impacciate, faticando più delle avversarie a domare la palla resa scivolosa dal nubifragio che ha flagellato le 33 donne in campo (30 giocatrici e 3 direttrici di gara). Le patavine sono arrivate a 5 metri dalla linea di meta con Ruzza prima che le brianzole reagissero all’inerzia della gara alzando il baricentro con qualche bel calcio (infatti utilizzati troppo poco per guadagnare metri nell’acquitrino). A scaldare il tifo di parte lombarda ci ha pensato Dell’Oca, scattata sull’out sinistro lasciato sguarnito dalle venete, ma non risultata abbastanza brava per affondare come una lama nella linea di difesa avversaria. I 3′ di recupero sono stati ancora appannaggio del Valsugana Padova, arrivato vicino alla meta.
A sbloccare lo 0-0 è intervenuto il gioco maggiormente ruvido, ma non cattivo, delle biancorosse, che al 7’ e al 15’ hanno concesso a Rigoni di infilare l’ovale tra i pali con due calci piazzati. Nonostante la cessazione delle ostilità da parte di Giove Pluvio le ragazze di Cuomo hanno continuato a non trattenere i palloni “saponette” nelle loro manovrate azioni alla mano: alla fine non si conteranno più gli “in avanti” fischiati al Monza 1949… Intorno al 25’, però, come fosse suonata una “sveglia” (sicuramente hanno aiutato i due innesti freschi inseriti in campo), capitan Magatti si è caricata la squadra sulle spalle, che ha dato fondo a tutte le energie in corpo per sfondare la “Maginot” preparata ottimamente dall’allenatore del Valsugana Padova, Youssef Darbal. Il sogno si è però infranto a pochi metri dalla linea di meta e dopo 2’ di recupero l’arbitro Benvenuti, che andrà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ha decretato la fine del match facendo esplodere la gioia nel settore della tifoseria biancazzurra, così come due anni fa lo fece esplodere nel settore di quella biancorossa nella finale contro le “Nutrie” del Brenta.
Cuomo a fine partita non ha nascosto l’amarezza: “Nel primo tempo non abbiamo giocato: è venuto giù il diluvio universale e abbiamo commesso troppi errori. Nella ripresa con due nostri errori loro hanno fatto 6 punti con calci piazzati. Abbiamo cominciato ad attaccare ma non abbiamo concretizzato quelle 3 o 4 occasioni, anche perché loro in difesa hanno fatto un buon lavoro. I tanti palloni persi? Il Valsugana Padova gioca più a calciare l’ovale, mentre noi giochiamo più alla mano e dunque abbiamo avuto più a che fare di loro coi palloni scivolosi”. È cambiato l’allenatore (Cuomo è subentrato ad Alessandro Geddo l’estate scorso), ma non il risultato finale contro il Valsugana Padova, però quest’anno c’è più rammarico visto l’esito delle gare di regular season? “Quello che era stato fatto fino adesso non contava nulla. Contavano gli 80’ di oggi e purtroppo abbiamo perso”.
La capitana Maria Magatti è altrettanto delusa: “Siamo scese in campo un po’ contratte, come l’anno scorso a Parma, e questo è stato il risultato. Alla fine della partita ho chiesto alle compagne se hanno dato tutto in campo e mi hanno risposto di sì. Che dire? Colpa della pioggia? No, la pioggia c’è stata per tutte e due le squadre. Ha vinto chi ha avuto meno paura di sbagliare”.
Per Elisa Pillotti “il maltempo ha influito, ma si è perso soprattutto per una questione mentale. Possiamo essere incisive, ma oggi non lo siamo state. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, ma non abbiamo concretizzato. C’è stata molta tensione che ha giocato un brutto scherzo. Io ho da poco ereditato una maglia pesante, la numero 8 della capitana storica del Monza ed ex capitana della Nazionale, Silvia Gaudino. Spero di non averla delusa e spero di continuare a imparare come terza linea”.
Il presidente Roberto Mazza non è riuscito a vincere come il suo predecessore Maurizio Ferraris… “Sarebbe stato bello riportare a Monza lo scudetto, ma il Valsugana Padova ha meritato la vittoria. Anche se la partita è stata equilibrata ed è stata decisa da due calci. Il maltempo? C’era per entrambe le squadre e difatti la partita non è stata bellissima”.
VALSUGANA PADOVA-MONZA 1949 6-0 (0-0)
VALSUGANA PADOVA: Bertoglia; Vitadello, Folli, Zangirolami A. (31’ p.t. Zatti), Guariglia; Rigoni, Salvadego; Giordano E., Giordano A., Veronese; Stoppa, Ruzza; Cerato, Migotto (36’ p.t. Maran), Galiazzo. A disp.: Jeni, Frezza, Bortolotto, Fenato, Nascinben. All.: Darbal.
MONZA 1949: Virgili; Salerio (15′ s.t. Severgnini), Bollini, Dell’Oca, Magatti; Trilli, Russo; Pillotti, Locatelli, Trentani; Elemi, Rimoldi; Bettolatti, Cammarano (25’ s.t. Denti), Barazzetta. A disp.: Arpano S., Di Toma, Ascione, Lisotti, Panizzuti, Allaria. All.: Cuomo.
ARBITRO: Benvenuti di Roma.
MARCATORI: 7’ s.t. c.p. Rigoni (3-0), 15’ s.t. c.p. Rigoni (6-0).
NOTE: calci Rigoni 2/2; spettatori circa 2200.