Sovico, atto vile: depredato l’orto sociale (si salva quello dei bimbi) #foto #video

Nella notte tra il 22 e il 23 maggio qualcuno si è intrufolato nell’orto della Cascina del Sasso a Sovico, portandosi via ortaggi e verdure dal terreno di via Lambro.
Nella notte tra il 22 e il 23 maggio ignoti si sono intrufolati nell’orto della Cascina del Sasso a Sovico, portandosi via tutta la lattuga, sei grossi cespi, dal terreno di via Lambro.
Un furto che ha lasciati irritati i coltivatori: “Quest’anno a causa del maltempo non siamo riusciti a produrre molto. Ci mancava proprio questo furto!”
La cascina, centro di aggregazione sociale di proprietà del comune e gestito dall’associazione Anni Verdi, è luogo di ritrovo per adulti e anziani che vogliono passare le giornate in compagnia.
Tra le attività proposte dall’associazione c’è, da quattro anni, quella dell’orto condiviso: una decina di appassionati di orticoltura privi di un terreno proprio che si sono messi in comunità per gestire e coltivare l’area, dividendosi fatiche ma anche i frutti del raccolto: lattughe, cipolle e molto altro. Eppure nessuna recinzione a protezione del campo: qualunque malintenzionato può fermarsi per strada e mettere immediatamente piede (e mani!) nel campo. Ma, dall’altra parte, chi l’avrebbe mai detto che dei malintenzionati si sarebbero presi frutta e verdura?
Oltre agli orti condivisi vi sono anche gli orticelli gestiti dai bambini della scuola elementare Don Milani poco distante. Fortunatamente questa parte del terreno non è stata toccata, lasciando intatto il lavoro svolto dai più piccoli.
“Sono venuti a fare la spesa” hanno commentato ironicamente i frequentanti della cascina. “Speriamo almeno di aver sfamato qualche bisognoso”.
Non è però di questo avviso la responsabile dell’orto Laura Bassi: “Non è stata fame. Con tutta quella lattuga ci si poteva sfamare un condominio. La paura è che non si tratti di un gesto isolato, perchè sono state portate via le cose più semplici da estrarre. Per ora comunque non abbiamo ritenuto che valesse la pena svolgere denuncia.”