Sparò e uccise ladro, Sicignano si difese: verso archiviazione del caso

1 giugno 2016 | 17:03
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Sparò e uccise ladro, Sicignano si difese:  verso archiviazione del caso

Ha agito per legittima difesa” secondo il Tribunale di Milano Sicignano, l’uomo di 69 anni che il 20 ottobre uccise con un colpo di pistola un ladro 22enne di origine albanese.

“Ha agito per legittima difesa” secondo il Tribunale di Milano Francesco Sicignano, l’uomo di 69 anni che il 20 ottobre scorso uccise con un colpo di pistola un ladro 22enne di origine albanese, nella sua villetta di via Cagnola, a Vaprio D’Adda. Il Pm milanese Pastore responsabile del fascicolo si prepara a firmare la richiesta di archiviazione da ogni accusa per il pensionato, che avrebbe quindi agito per legittima difesa.

Le parole dell’uomo ormai avviatosi alla carriera politica erano quindi la verità “ho sparato perché ho visto due uomini vestiti di nero con qualcosa in mano, e io e mia moglie eravamo a letto e ce li siamo trovati davanti”, aveva ripetuto più volte. Il 22enne ladro però era stato trovato cadavere sulle scale esterne della villetta, facendo sospettare agli inquirenti che il 69enne gli avesse sparato mentre stava già lasciando la sua proprietà.

Le indagini invece gli hanno dato ragione, attraverso l’esame medico legale: il ladro non sarebbe morto sul colpo perché il sacco del suo  pericardio, la membrana che avvolge il cuore, avrebbe resistito più a lungo del normale trattenendo l’emorragia e rallentando così la perdita ematica. Questo avrebbe permesso al giovane, molto allenato fisicamente, di arrivare all’esterno della casa prima di crollare.