Trasporti pubblici locali, in Brianza 7 mila pendolari a rischio

Manca 1 milione e 800 mila euro, Ponti pronto e rimettere la delega ai Trasporti
E’ arrivato il momento della resa dei conti per i trasporti pubblici brianzoli. Dopo un anno trascorso fra appelli e richieste di aiuto, il rischio di un taglio drastico alle corse si fa sempre più serio e concreto. La scorsa settimana si è svolta un’assente dei sindaci della Brianza al termine della quale, Gigi Ponti. il presidente della Provincia, ha iniziato a inviare lettere a Regione Lombardia, alla Prefettura e alle agenzie che gestiscono il trasporto pubblico per illustrare la situazione.
All’appello manca un milione e 800 mila euro, senza il quale entro il prossimo autunno i pullman brianzoli subiranno pesanti ridimensionamenti tali da lasciare a piedi circa 7 mila pendolari fra studenti e lavoratori.
Proprio in queste ore Ponti dovrebbe incontrare Roberto Maroni, il governatore di Regione Lombardia, per un ultimo tentativo. “Vale la pena ricordare che nel 2015 questa Provincia aveva investito sul tpl, per mantenere un livello di servizi minimo ed indispensabile (equiparabile ai servizi dell’anno precedente), circa 3,8 milioni di euro, mettendo in grave difficoltà l’equilibrio del bilancio – ha scritto Ponti nella lettera inviata a Maroni -. Per quanto riguarda nello specifico l’anno 2016, pur considerando il surplus di risorse che la Regione ha messo a disposizione delle Province, per mantenere il livello dei servizi attualmente erogati, questo ente dovrebbe contribuire con circa 1,8 milioni di euro di risorse proprie”.
La chiamata in causa del Pirellone è dunque diretta e Ponti sembra intenzionato a rimettere la delega ai Traporti a Regione Lombardia se la richiesta non dovesse essere soddisfatta.
Il punto di non ritorno dovrebbe essere il prossimo 8 luglio, data in cui è stata convocata la nuova assemblea dei sindaci per fare il punto e in cui dovrebbe essere un incontro coi nuovi vertici dell’Agenzia per il trasporto pubblico. La prima incombenza saranno le gare per l’affidamento dei nuovi contratti, visto che i vecchi sono scaduti fa tempo, un’operazione dalla quel deriveranno una riorganizzazione complessiva del servizio e una rinegoziazione dei costi.
In foto Gigi Ponti