Carcere di Monza tragedia sfiorata: detenuto dà fuoco a un materasso

Il giorno dopo lo stesso detenuto ha aggredito un medico e due agenti della polizia penitenziaria.
Si è sfiorata la tragedia nel carcere di Monza. Un detenuto mercoledì mattina, 13 luglio, ha dato fuoco a un materasso nell’infermeria del carcere mettendo a repentaglio la vita di tutti i detenuti del reparto e di tutto il personale di Polizia Penitenziaria.
A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE che spiega come lo stesso detenuto ieri mattina ha continuato nella sua follia il giorno dopo: “Durante la visita lo stesso detenuto, un egiziano di 40 anni, ha rifiutato la terapia e ha aggredito il medico e due colleghi presenti strappandogli la divisa” ha raccontato Nico Tozzi vicepresidente di Sappe.
Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Monza, che ancora una volta ha risolto in maniera professionale ed impeccabile un grave evento critico” e giudica la condotta del detenuto che ha provocato l’incendio “irresponsabile e gravissima. Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti.”.
“Le carceri, dunque, sono ad alta tensione anche in Lombardia: ma lo sono per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di gravi eventi critici come quello di Monza – aggiunge Capece – E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e lombarde, per adulti e minori. Come dimostra l’incendio sventato ieri a Monza” conclude.