Lissone, il Saferplace non perdona: in un mese 342 multe

14 luglio 2016 | 13:00
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Lissone, il Saferplace non perdona: in un mese 342 multe

La tecnologia di videosorveglianza adottata dalla Polizia Locale smaschera i furbetti: in 213 senza revisioni e 3 lissonesi sprovvisti di regolare assicurazione.

Il sistema israeliano di videosorveglianza mobile adottato dalla Polizia Locale di Lissone è in funzione ormai da un mese.Saferplace, questo è il suo nome. Un rilevatore di irregolarità capace di inchiodare chi tenta di fare il furbo alla guida, che si sta affinando sempre di più.

Revisioni scadute, macchine senza assicurazione, divieti di sosta e automobilisti al cellulare. Fanno parte di queste tipologie le 342 violazioni riscontrate dall’8 giugno ad oggi da questa nuova tecnologia made in Israele.

L’occhio digitale della sicurezza stradale non perdona. Grazie alle sue sei telecamere integrate fra loro, in grado di riprendere tutto a 360° gradi, Saferplace riesce a segnalare ogni vettura  anomala incontrata sul proprio percorso. Delle 342 sanzioni rilevate fino a questo momento, ben 123 riguardano un’infrazione dell’articolo 80, che si riferisce al mancato rinnovo della revisione. La multa da pagare per questo tipo di illecito è pari ad un valore di 169 euro. Ben più salata invece la sanzione per chi viene trovato con un’assicurazione scaduta. I trasgressori in questo caso dovranno pagare un verbale da 848 euro.

Fino ad oggi sono stati colti in flagrante tre soggetti sprovvisti di assicurazione. Si tratta di cittadini italiani, lissonesi, che Saferplace ha identificato rendendo un gran servizio alla città. Infatti è molto pericoloso circolare senza una polizza assicurativa attiva, sia per il proprietario stesso della vettura, sia per gli altri automobilisti, che in caso di sinistro stradale con un veicolo sprovvisto di contratto regolare si troverebbero in guai seri.

Il sistema ha poi rilevato anche due conducenti con cellulare in mano durante la guida, sanzionati con una multa pari a 161 euro. Infine sono ben 213 i divieti di sosta accertati dalla tecnologia israeliana arrivata ad aprile in quel di Lissone.

Una tecnologia che è stata in grado di portare nelle casse del Comune 30mila eurodi ricavi. In un solo mese di attività quindi, Saferplace è stato in grado di “ripagarsi” con il suo stesso lavoro. I costi legati al sistema infatti sono da considerarsi in questi termini: 15 euro ad ogni immagine rilevata, fino ad un tetto massimo di 20mila, cifra come detto già abbondantemente superata dalle operazioni di giugno.

La scelta del comandante Longobardo di adottare il macchinario israeliano si sta quindi rivelando vincente. Più sicurezza per le strade, maggior legalità e controllo e nuovi fondi da reinvestire ricavati dalle sanzioni. Insomma una tecnologia che è proprio il caso di dirlo svolge un servizio a 360° per la città.