Michela Cima, stella del Pattinaggio Cornate d’Adda made in Brianza [INTERVISTA]
![Michela Cima, stella del Pattinaggio Cornate d’Adda made in Brianza [INTERVISTA]](https://cdn.mbnews.it/photogallery_new/images/2016/06/michela-cima-pattinatrice-cornate-dadda-mb-13-147983.webp)
Michela Cima, neo-campionessa europea di pattinaggio, insieme all’allenatore Michele Teruzzi, ci ha aperto le porte del suo primo allenamento dopo la vittoria della German Cup 2016 e poco prima del campionato italiano.
A poche settimane dalla meritatissima vittoria europea, Michela Cima, classe 1997, si prepara al campionato italiano di pattinaggio. Siamo andati a trovarla in una caldissima giornata di giugno nella nuova pista villasantese di via Segantini dove, da poco, si allenano gli atleti del Pattinaggio Cornate d’Adda. Ecco cosa ci ha raccontato.
Sotto la supervisione, severa ed attenta, del suo allenatore Michele Terruzzi, Michela ha ricominciato ad allenarsi subito dopo le tre prove scritte della maturità, in attesa del colloquio orale. Tre esami impegnativi al Liceo delle Scienze Sociali “Carlo Porta” di Monza. “In realtà non ho mai smesso di allenarmi – spiega la giovane campionessa di Monza – la mattina facevo gli esami scritti ed il pomeriggio ero già in pista”.
Niente stop, dunque, neanche dopo il primo gradino del podio nella categoria juniores della German Cup di maggio 2016. Addirittura tre gli atleti convocati alla Coppa di Germania del Pattinaggio cornatese: Michela Cima, vincitrice dell’oro, Gioia Belloni, 14enne cornatese che ha ottenuto la medaglia d’argento, e Samuele Rossi, milanese di 17 anni che ha conquistato ben due medaglie per il secondo ed il terzo posto.
Officina di grandi talenti, il Pattinaggio Cornate d’Adda aveva partecipato al bando del Comune di Villasanta per permettere ai propri ragazzi di allenarsi nel nuovo campo all’aperto del parco Giuseppe Sala.
Sbarcata a Cornate nel 2010, da sei anni la stagione di Michela inizia nel mese di febbraio, con i campionati, e prosegue fino al mese di settembre. Combinare studio ed allenamenti non è certo facile ma “Lo sport mi ha aiutato anche nello studio, ho imparato a concentrarmi quindi quando mi metto sui libri riesco a rendere molto di più”, ci ha raccontato la pattinatrice. Quest’anno, in particolare, con gli esami della maturità, la giovane si è trovata a studiare fino a tarda sera per ottenere buoni risultati anche a scuola, oltre che sulla pista.
D’inverno, oltre alla scuola, la Cima, di nome e di fatto, è impegnata ogni giorno con tre o quattro ore di allenamento e in periodo di competizioni è chiamata in pista due ore la mattina e due ore al pomeriggio. Durante l’allenamento del 29 giugno, a cui abbiamo assistito, abbiamo potuto osservare lo short program per i campionati italiani del 26 luglio e la preparazione di due salti molto complessi: il doppio Axel, due giri e mezzo in aria, ed il triplo-Salchov, tre giri in aria. La competizione si svolge in due giornate e con due programmi, lo short program di due minuti e mezzo ed il long program di quattro minuti e mezzo. Il punteggio delle due giornate viene sommato ed inserito nella classifica insieme alle altre atlete.
“L’obiettivo di quest’anno è quello di classificarmi per i mondiali, il 26 luglio in Veneto avrò la gara dei campionati italiani che mi permetterà di qualificarmi. Per ora penso solo a fare bene, anche le altre atlete sono molto brave”, ha pronosticato Michela per i prossimi mesi. I prossimi campionati europei si terranno in Germania alla fine di agosto, mentre i mondiali saranno a settembre in Italia, a Novara.
I mondiali non sono l’unico obiettivo della giovane che punta all’università per il prossimo anno. “Mi piacerebbe molto fare scienze motorie, vorrei diventare istruttrice di fitness e seguire le orme di mio papà che ha una palestra ad Arcore”, ha spiegato. La palestra del padre ha avuto un ruolo fondamentale nella preparazione atletica della giovane, che ha potuto allenarsi senza problemi di orario.
“In Italia abbiamo gli allenatori più forti al mondo, tra cui proprio Michele Terruzzi (con due “r” altrimenti si arrabbia) che, insieme a Paolo Fois, mi allena. L’unico problema è che il pattinaggio è uno sport abbastanza povero, non si può vivere di solo pattinaggio”, ha precisato Michela Cima con dispiacere.
Alla domanda “Fai mai una pausa dall’allenamento?”, Michela ha risposto sorridendo “Al massimo una settimana e non è facile ricominciare dopo 7 giorni di stop, ecco perchè mi sono allenata anche durante la maturità”. Un impegno che è stato ampiamente ripagato durante la German Cup e che le auguriamo venga ripagato di nuovo ai campionati italiani ed all’esame orale della maturità del 5 luglio.