Monza, ex Lavatoio di via Marsala: sfondato uno dei cancelli d’ingresso

6 luglio 2016 | 23:55
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Monza, ex Lavatoio di via Marsala: sfondato uno dei cancelli d’ingresso

La polizia locale ha anche segnalato all’amministrazione l’ennesimo crollo. Stanziati quasi 4 mila euro per interventi tampone

Non c’è pace per l’ex Lavatoio di via Marsala a Monza. Quello che fino agli anni Settanta è stato una sorta di hammam alla brianzola, dove le persone potevano andare a farsi un bagno, una doccia o lavare i vestiti, sembra essere tornato nel mirino degli abusivi: il cancello che si affaccia su via Marsala è stato infatti sfondato e chiunque può entrare indisturbato nei locali dell’edificio.

Già in passato era accaduto e da qualche tempo a questa parte lo stato di degrado e abbandono ha raggiunto un livello tale da avere trasformato l’immobile in una facile preda per sbandati e senza tetto.

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Di recente, la stessa polizia locale, che ha il comando a pochi metri di distanza dall’ex Lavatoio, ha inviato all’amministrazione una segnalazione relativa a crollo di un pezzo di grondaia sul lato che confina col cortile della Croce rossa. L’ennesimo segnale di un abbandono che sta costando la lenta distruzione di una delle testimonianze più significative della Monza che fu.

L’intervento dei tecnici è stato immediato. La zona è stata transennata per evitare guai più seri e l’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo, è riuscito a trovare fra le pieghe del bilancio poco meno di 4 mila euro per effettuare un intervento tampone, una goccia nel mare di degrado in cui la struttura sta affondando da anni.

ex-lavatoio-porta-sfondataGià dal marciapiede, attraverso le grate del cancello, si vedono nel cortile cianfrusaglie sparpagliate qua e là. Tuttavia, la vera sorpresa è all’interno, nell’edificio adibito a bagni e docce, dove gli arredi malandati, ma originali, sono sommersi da una montagna di detriti alta quasi due metri. Chili e chili di rifiuti arrivati chissà da dove e abbandonati lì, nel bel mezzo del corridoio ai lati del quale si aprono i box con le porte di legno intarsiate, le piastrelle bianche sui muri e le vasche in ghisa illuminate da una grande vetrata sul soffitto, parzialmente crollata.

Gli esterni non sono messi meglio: la facciata della palazzina che si affaccia su via Marsala è scrostata in più punti, i vetri delle finestre sono rotti, mentre il tetto del reparto docce sta crollando sotto il suo peso.

La superficie complessiva dell’immobile è di poco superiore a mille metri quadrati. Lo stabile davanti ospitava l’ingresso e l’abitazione del custode, quello sul retro, docce e bagni. In mezzo, il cortile, il magazzino e un grosso lavabo in granito. L’ex Lavatoio ha smesso di funzionare nella prima metà degli anni Ottanta. Dopo di che è stata sfruttata come sede di associazioni e per ospitare nei primi anni 2000 una mezza dozzina di ragazze strappate alla sdrada. Poi, sono calati silenzio e oblio.