Tour de France: la prima tappa è all’insegna del vento

Via col vento per il Tour de France 2016. Partenza suggestiva (da Mont Saint-Michel) e arrivo commemorativo (Utah Beach, una delle spiagge luogo degli sbarchi alleati del D-Day) per la prima frazione della Grande Boucle.
Via col vento per il Tour de France 2016. Partenza suggestiva (da Mont Saint-Michel) e arrivo commemorativo (Utah Beach, una delle spiagge luogo degli sbarchi alleati del D-Day) per la prima frazione della Grande Boucle, disputatasi sulla distanza de1 188 km, in gran parte battuti da un forte vento che ha alzato subito il livello di intensità della corsa.
Neanche il tempo di lasciare Mont Saint-Michel e 3 corridori (Howard, Voss e Barta) si sono catapultati all’attacco, raggiunti dopo un lungo inseguimento da altri due atleti (Howes e Delaplace).
Il gruppo ha controllato senza troppe apprensioni la fuga, vivendo un solo momento di tensione quando mancavano 77 km al traguardo, con la caduta di Contador in testa al gruppo inm un frangente nel quale la velocità del plotone era incrementata notevolmente per alcune schermaglie nel vento tra le squadre degl uomini di classifica.
La LAMPRE-MERIDA ha ben protetto Meintjes, Rui Costa e il velocista Cimolai, l’unico atleta blu-fucsia-verde con uno spunto veloce adatto per provare a gettarsi nella mischia: bisogna però sottilineare come il rettilineo finale, con il vento che soffiava alle spalle del gruppo, presentatosi compatti nell’ultimo chilometro dopo che la fuga era stata annullata ai -5 km, è stato coperto ad altissima velocità, fattore che non ha certo favorito Cimolai, maggiormente a suo agio in arrivi più impegnativi nei quali incide di meno la presenza di un treno di compagni.
Una caduta a 400 metri dal traguardo ha reso la volata maggiormente complicata, portando Cimolai a dover riporre le proprie ambizioni in una prossima tappa.
Nella caduta, nessun corridore della LAMPRE-MERIDA è rimasto coinvolto e il primo atleta blu-fucsia-verde a tagliare il traguardo è stato Cimolai, 61°, mentre Cavendish ha colto il successo di tappa e la prima maglia gialla della Grande Boucle 2016.
La caduta ha spezzato il gruppo ma, essendo avvenuta all’interno dei 3 km finali, ha portato alla neutralizzazione dei distacchi.
Giornata tranquilla per Meintjes e Rui Costa, scortati a dovere nel vento dai compagni di squadra, mentre meno semplice è stata la tappa per Arashiro (in photo, @YukiyaArashiro, assieme a Rui Costa al chilometro 0 del Tour 2016), caduto a 27 km dall’arrivo.
Il Dottor Guardascione, medico della LAMPRE-MERIDA, ha riscontrato contusioni alla spalla destra e alle dita della mano sinistra, non compromettenti il prosieguo della corsa per il talento giapponese.
“Ho cercato di essere nel vivo dello sprint, ma un arrivo come quello di oggi, con il vento a soffiare dalle spalle e a far toccare gli 80 km/h, era adatto a corridori maggiormente potenti e con un treno a lanciarli in volata – ha spiegato Cimolai – Ringrazio i compagni per avermi portato nella prima parte del gruppo, sapevo che poi avrei dovuto provare a muovermi autonomamente nel modo migliore per cercare un piazzamento, ma la tipologia di volata e la caduta hanno reso questo obiettivo difficilmente raggiungibile.
So che ci saranno arrivi più adatti a me, sento la fiducia della squadra e darò tutto per ripagarla”.
ORDINE D’ARRIVO
1- Cavendish 4h14’05”
2- Kittel s.t.
3- Sagan s.t.
4- Greipel s.t.
5- Theuns s.t.
61- Cimolai s.t.
81- Rui Costa s.t., 102- Pibernik s.t., 117- Arashiro s.t., 123- Meintjes s.t., 131- Polanc s.t., 137- Durasek s.t., 142- Bono s.t., 172- Grmay 1’33”
CLASSIFICA GENERALE
1- Cavendish 4h13’55”
2- Kittel 4″
3- Sagan 6″
4- Greipel 10″
5- Theuns s.t.
61- Cimolai s.t.