Incidente mortale: l’autista della Jeep accusato di omicidio stradale

Il moldavo alla guida della Jeep che ha causato l’incidente durante il quale ha perso la vita Marco Piccarreta è stato fermato con l’accusa di omicidio stradale.
Il moldavo alla guida della Jeep che ha causato ieri pomeriggio l’incidente a causa del quale ha perso la vita Marco Piccarreta è stato fermato con l’accusa di omicidio stradale.
A.B., queste le iniziali dell’uomo alla guida dell’auto, in base alla nuova normativa, è stato tratto in arresto per omicidio stradale e questa mattina comparirà in tribunale a Monza dove sarà tradotto dalle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri.
Stando alle prime informazioni il moldavo, classe 1982, che abita a Imbersago, alla guida della Jeep Wrangler, avrebbe, sempre secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine e che sarà vagliata poi in sede di giudizio, effettuato una inversione di marcia non consentita (in quel tratto di strada c’è la doppia linea continua), o comunque una manovra che di fatto avrebbe tagliando la strada al motociclista.
Marco Piccarreta, il centauro morto ieri pomeriggio stava percorrendo il tratto finale della tangenziale Est. Davanti a lui la Jeep. L’auto effettua una manovra improvvisa e l’impatto è talmente violento che non solo la moto prende fuoco, ma per il motociclista non c’è nulla da fare: muore sul colpo. Il 42enne risiedeva a Osnago con la compagna in località Orane, vicino all’abitazione dei genitori. A nulla sono valsi i soccorsi inviati tempestivamente dal vicino ospedale di Vimercate.
L’autista della Jeep è rimasto sotto choc per tutta la durata delle operazione di soccorso e rimozione dei mezzi. Con lui un bambino di 10 anni. Entrambi sono usciti illesi dal sinistro.