Insonorizzazione Milano – Chiasso: “Serve progetto di ampio respiro”

Le proteste per il potenziamento della linea ferroviaria Milano – Chiasso non vanno in vacanza.
Le proteste per il potenziamento della linea ferroviaria Milano – Chiasso non vanno in vacanza. Il comitato San Fruttuoso ha infatti bollato come insufficienti le proposte fin qui avanzate per silenziare il passaggio di treni merci destinato ad aumentare nel giro di pochi mesi. Le barriere fono assorbenti e i tappeti anti vibrazioni promessi da Rfi sono un passo avanti, ma non bastano a placare i residenti di via San Gottardo, affacciata proprio sulla linea ferroviaria, sul piede di guerra da settimane.
“E’ veramente un “contentino” elargito da chi ha 7 miliardi da spendere in mitigazioni – hanno scritto gli esponenti del Comitato -. Generiche barriere antirumore non bastano: la Milano-Chiasso passa nel cuore della città, tra edifici ravvicinati che superano i 20 metri fuoriterra. Le barriere possono forse alleviare un po’ chi abita ai piani bassi, ma è poco poco”. Secondo gli esperti del Comitato serve un progetto di ampio respiro, calibrato sulla realtà urbanistica di Monza. “Ci vuole un sistema integrato fonoisolante, fonoassorbente e antivibrazioni – hanno aggiunto -, con un mix di tratti in galleria artificiale ventilata, barriere e coperture, risonatori a cavità, e con un adeguato sotto-ballast antivibrazioni su tutta la tratta urbana”.
Nel frattempo, ieri, il capo gruppo in consiglio regionale della Lega Nord, Massimiliano Romeo, ha spiegato che Regione Lombardia è “disponibile a realizzare, fin da subito, un tratto di 600 metri di barriere fonoassorbenti benché tale tratto non fosse previsto come prioritario nel Piano di risanamento acustico approvato e finanziato”. L’ultimazione dei cantieri é prevista per fine agosto e l’amministrazione comunale, dal canto suo, ha fatto sapere che non sarà concessa alcuna deroga se non saranno effettuati tutti i lavori necessari.