Politica

Meda, è polemica sulla nuova pavimentazione per la piazza del municipio

Lite estiva sulla nuova pavimentazione del cortile e della piazza del municipio. La replica del sindaco.


Le polemiche comunali non vanno mai in vacanza, neanche ad agosto. A dare il via alla discussione, a Meda, è stato il geologo Gianni Del Pero: «Meda – si chiede – aveva davvero bisogno di spendere centinaia di migliaia di euro per pavimentare in porfido tridentino il cortile e la piazza del municipio?». Le priorità, secondo i cittadini, sarebbero altre: prima fra tutte la manutenzione stradale.

La risposta del sindaco, Gianni Caimi, non si è fatta attendere. «Intanto, sgombriamo il campo da presunti “magna magna” o illeciti: ci sono atti  e procedure pubbliche che supportano le nostre decisioni e sono disponibili per tutti i cittadini – premette -. Il motivo per il quale non è più possibile fare la manutenzione delle strade, come si faceva in passato, è sotto gli occhi di tutti. I comuni hanno tutti gli stessi problemi, dai più piccoli ai più grandi, e non hanno più le risorse che avevano negli anni passati. La domanda che ci possiamo fare, invece, è perché queste manutenzioni non sono state fatte quando le risorse c’erano». Ma allora, perché partire con la riqualificazione proprio dal cortile e dalla piazza del Comune? «Senza entrare nei dettagli tecnici del patto di stabilità e del bilancio armonizzato, verso la fine del 2015 una norma nazionale imprevista consentiva di utilizzare risorse economiche alla condizione di bandire la gara per l’affidamento dei lavori entro fine dello stesso 2015. Quindi, o si bandiva una gara per utilizzare quei fondi oppure diventavano nuovamente indisponibili. Noi avevamo pronto il progetto per piazza Municipio e abbiamo fatto i salti mortali per apportare qualche modifica e arrivare in tempo per la gara. Dunque la giunta non lo ha scelto in alternativa alle strade, ma in alternativa alla immobilizzazione delle risorse corrispondenti, cioè al nulla di fatto. Se non lo avessimo fatto avremmo rischiato di sentirci accusare di immobilismo».

«Abbiamo uno “splendido” sottopasso pedonale – ironizza Del Pero -, un ponte sul Tarò che non collega nulla, una nuova piazza Cavour che non è una piazza, lavori nel Tarò e vallette per mettere in sicurezza che in realtà aumentano il rischio idraulico, nuove ciclabili dove non possono passare bici. Da tempo a Meda si spende perché si deve fare, dimenticando quanto sia meglio fare bene».

«Il sindaco e la giunta lavorano e prendono decisioni in quanto votati: come io rispetto tutti i cittadini, compresi quelli che hanno votato altri, vorrei avere lo stesso rispetto per le decisioni che prendiamo. Siamo stati chiamati per fare questo e lo facciamo – conclude Caimi -. Se avremo fatto bene e se vorrete farci continuare nel nostro programma di lavoro avrete la possibilità di farlo fra una decina di mesi. Fino ad allora faremo tutto ciò che ci è permesso fare per il bene della città».

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