Monza, blitz dei militanti di Forza Nuova nella sede del Pd: “Italiani siamo con voi”

3 agosto 2016 | 15:27
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Monza, blitz dei militanti di Forza Nuova nella sede del Pd: “Italiani siamo con voi”

Un’azione di protesta che il gruppo politico ha compiuto nella serata del 28 luglio affiggendo una locandina raffigurante i trenta denari di Giuda.

Arrivo improvviso dei militanti di Forza Nuova nella sede del Pd di Monza. Un’azione di protesta che il gruppo politico ha compiuto nella serata del 28 luglio affiggendo una locandina raffigurante i trenta denari di Giuda. Analoga azione anche sul cancello della palazzina di via Asiago che attualmente ospita 126 migranti.

«Agli Italiani residenti e abbandonati della palazzina di via Asiago va il nostro primo pensiero, e con la nostra azione abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: non siete soli. – spiega in una nota stampa Forza Nuova – Siamo vigili a riguardo e siamo pronti nelle prossime settimane a scendere in piazza in maniera forte e senza remore».

I militanti hanno affidato alla loro pagina Facebook la spiegazione del gesto compiuto nella sede del partito democratico cittadino: «La sede del Partito Democratico è stata oggetto di attenzione in quanto partito che ha veicolato e amministrato fino ad oggi il golpe tecnocrate-finanziario che risale ormai a quattro anni fa con 3 presidenti imposti e non eletti. Ci scaglieremo sempre contro quelli che consideriamo traditori della Patria, che avvallano questa tratta di esseri umani, chiamati migranti, che altro non sono che immigrati economici in villeggiatura spesati e ospitati a scapito del nostro popolo, con la complicità di istituzioni colluse e compiacenti, associazioni varie nate ad hoc e persino alcuni uomini di chiesa». Il gesto riaccende dunque i riflettori sulla questione migranti. In via Asiago, fra gli inquilini c’è chi ha persino deciso (temporaneamente) di tornare a dormire a casa dei genitori. Fra novembre e dicembre dello scorso anno, 13 appartamenti di 70 metri quadrati invenduti sono stati utilizzati per alloggiare (o stipare, come dicono i residenti) 126 profughi. E da allora, lamentano, “la vita è diventata impossibile”.

I profughi ospitati nella palazzina di via Asiago lo scorso 22 luglio hanno inviato una lettera ai quotidiani per far sentire la loro voce. «Siamo più di 100 persone provenienti da più di 10 paesi del mondo, molti di noi sono giovani, molti hanno famiglia e dei figli che sono dovuti restare nei nostri paesi. Abbiamo raggiunto correndo mille pericoli la Libia, molti di noi in quel paese sono stati picchiati, derubati, imprigionati ma finalmente siamo riusciti a prendere una nave e arrivare in Italia dopo un viaggio terribile in cui molti fratelli e sorelle hanno perso la vita. Tutti siamo scappati da situazioni di guerra, pericolo e sfruttamento in cerca di un futuro migliore. Nessuno di noi ha scelto di venire a vivere a Monza e tanto meno in via Asiago».

Il clima sociale, come era prevedibile, tende a scaldarsi.

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