Rinnovo Gran Premio, Monza col fiato sospeso fino a domenica

La firma sul nuovo contratto è attesa entro domenica: tre anni per 22 milioni di euro l’anno
Sembra essere arrivata alla fine la telenovela del rinnovo del contratto del Gran premio di Monza. Fra poche ore Angelo Sticchi Damiani, il presidente di Aci Italia che in questi ultimi 12 mesi ha condotto l’estenuante trattativa per spuntare il rinnovo dovrebbe annunciare la firma dell’accordo per altri tre anni a circa 22 milioni di euro l’anno.
Conferenze stampa ufficiali non ne sono state ancora convocate, ma in questa settimana che porta al Gp previsto per domenica 4 qualsiasi momento potrebbe essere quello buono.
Angelo Sticchi Damiani potrà soddisfare le richieste di Bernie Ecclestone, il patron della F1, grazie a un emendamento alla legge di Stabilità approvato lo scorso inverno che consente ad Aci di utilizzare i fondi del Pra, il Pubblico registro automobilistico. Un ruolo centrale in questa vicenda, che fra polemiche e momenti difficili si trascina da mesi, l’ha recitato anche Regione Lombardia grazie a uno stanziamento di 70 milioni per i prossimi 10 anni, un’importante iniezione di liquidità che, sebbene sia destinata prevalentemente alla riqualificazione del Parco, consentirà comunque di tirare un po’ il fiato.
Sullo sfondo, Imola sta continuando la sua battaglia per portare sul circuito emiliano la gara. In particolare, Formula Imola, la società a maggioranza pubblica che gestisce la posta, lamenta di essere stata esclusa dalla possibilità di giocarsi ad armi pari con Monza l’organizzazione del Gp d’Italia, e per questo ha dato vita a una vera propria battaglia di carte bollate che sta creando più di un problema.
Nel frattempo, i vertici di Sias, la society che gestisce l’Autodromo, si sfregano le mani: le tensioni nate attorno al rinnovo e il rischio che quello di domenica possa essere l’ultimo, stanno facendo volare le vendite di biglietti.