Ciclismo, Coppa Agostoni: a Lissone vince Sonny Colbrelli

15 settembre 2016 | 16:58
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Ciclismo, Coppa Agostoni: a Lissone vince Sonny Colbrelli

Un podio tutto italiano quest’anno alla Coppa Agostoni. Il successo porta il sigillo di Sonny Colbrelli. Il ciclista bresciano di Desenzano del Garda arriva primo a Lissone.

corridori 3- mbUn podio tutto italiano quest’anno alla Coppa Agostoni. Il successo porta il sigillo di Sonny Colbrelli. Il ciclista bresciano di Desenzano del Garda, dopo un percorso tutto brianzolo di circa 200 chilometri, ha sfrecciato sul traguardo di via Matteotti nel centro di Lissone. Dietro di lui Diego Ulissi e Francesco Gavazzi. Il nome di Colbrelli, tesserato per la Bardiani CSF, entra così nell’albo d’oro di una corsa dalla lunga storia.

L’edizione 2016, infatti, è stata la 70esima. Dal 1946 ad oggi pochi i cambiamenti di un appuntamento fisso nel panorama internazionale delle due ruote. Partenza ed arrivo sempre a Lissone, dopo un circuito da ripetere quattro volte con le salite di Sirtori, Piancastello e Lissolo e gli ultimi 30 km meno impegnativi verso il traguardo cittadino nella Capitale del mobile.

Stamattina la pioggia battente non sembrava promettere nulla di buono. Le temperature in picchiata rispetto ai caldi giorni scorsi avevano spinto i tifosi, sempre numerosi alla partenza ufficiosa davanti allo stabilimento Cleaf, a coprirsi con maglie lunghe, felpe e giubbini. Manco fosse autunno inoltrato. Perfino i ciclisti, nell’attesa prima del via, esprimevano il proprio rammarico per il tempo inclemente. E guardavano, con malcelata rassegnazione, il cielo plumbeo. Quando si gareggia, però, non si presta attenzione a questa cose. Così la cronaca della corsa registra una media di 45,300 km/h dopo la prima ora. Insomma, i 179 ciclisti partiti da Lissone hanno deciso di darsi decisamente indicazioni-Coppa-Agostoni-mbbattaglia. Anzi, in 14 partono vanno subito in fuga. Il gruppo lascia fare e, così, il loro vantaggio arriva anche a 5 minuti. Poi qualcosa comincia a muoversi. Tra gli inseguitori fanno capolino anche Elia Viviani, medaglia d’oro a Rio de Janeiro nella categoria Omnium del ciclismo su pista e Giovanni Visconti. Il tempo, intanto, è migliorato. C’è perfino un tipico sole di fine estate a riscaldare corridori e pubblico. Sull’ultimo strappo del Lissolo ci prova più seriamente Fabio Aru, vincitore della Vuelta 2015 ed ex compagno di squadra di Vincenzo Nibali, oggi assente e l’anno scorso secondo alla Coppa Agostoni. I fuggitivi sono ripresi a 2 km dal traguardo. Si arriva in 40 alla volata finale. Il più lesto sul traguardo di via Matteotti è Sonny Colbrelli, uno che qualche soddisfazione da professionista l’ha avuta. E ora potrà raccontare a figli e nipoti di aver vinto una gara, che è nel palmares di campioni assoluti come Eddy Merckx, Felice Gimondi e Gianni Bugno. Ma anche di ciclisti dalla tempra d’acciaio come Davide Cassani, attuale Ct della nazionale italiana di ciclismo. O Davide Rebellin, che a Lissone ha vinto nel 2015.

fan-club-nizzolo-mbCala il sipario, quindi, sulla Coppa Agostini 2016. Ma resta l’importanza dell’unica corsa ciclistica per professionisti con percorso interamente brianzolo. Anche perché questa gara, intitolata ad Ugo Agostoni, ciclista lissonese degli anni venti in grado di vincere la Milano-Sanremo nel 1914, ha una particolare collocazione in calendario. Negli ultimi anni, spostata da Agosto a Settembre, si disputa poco prima dei Mondiali, quest’anno in programma a Doha, in Qatar, il 16 Ottobre. Per questo è una tappa fondamentale nella preparazione di molti dei principali pretendenti alla maglia iridata. Tra l’altro la Coppa Agostoni, particolare non meno importante, è anche la seconda delle tre gare del Trittico della Regione Lombardia.

L’ultima sarà il 27 Settembre la Tre Valli Varesine. Ieri, invece, si è disputata la Coppa Bernocchi, con la vittoria sul traguardo di Legnano di Giacomo Nizzolo, campione italiano in carica e da due anni leader della classifica a punti al Giro d’Italia. Oggi il ciclista brianzolo, cresciuto a Muggiò e di casa a Besana, proprio sulle sue strade, è stato costretto al ritiro. Con grande rammarico dei numerosi tifosi presenti. Avrà presto altre occasioni per rifarsi. E l’anno prossimo, magari, riuscirà a conquistare la prima vittoria al Giro d’Italia, sfuggitagli per una squalifica anche nel 2016.