Concerti nel Parco, avviata inchiesta della Procura di Monza

19 settembre 2016 | 16:50
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Concerti nel Parco, avviata inchiesta della Procura di Monza

Dopo l’esposto del comitato per il Parco aperto un fascicolo per danneggiamenti. Il sottosegretario ai Beni culturali Boreltti Buitoni chiama a rapporto la Sovrintendenza

Sale d’intensità la polemica sui concerti nel Parco di Monza. A poche ore dalla “schitarrata” iniziale che aprirà il concerto di Ligabue sul pratone della Gerascia, gli ambientalisti del Comitato per il Parco hanno spiegato che la Procura di Monza, in virtù del loro esposto, ha avviato un’inchiesta contro ignoti per i danni verificatesi lo scorso giugno durante il Gods of Metal.

Gli ambientalisti sono poi riusciti a interessare anche il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, che ha chiesto un incontro con la Sovrintendenza di Milano per avere chiarimenti. I concerti all’interno del Parco, insomma, finiscono sul banco degli imputati.

“Non abbiamo niente contro Ligabue – spiega Bianca Montrasio, portavoce del comitato . Crediamo però che eventi di quella portata non debbano essere realizzati in un contesto come quello del Parco di Monza”. Il prato della Gerascia non è un prato normale, ma un prato storico, che necessitò di cure e attenzioni particolari. Le critiche e le polemiche sollevate dagli ambientalisti hanno inoltre spinto il sottosegretario Borletti Buitoni a un supplemento di verifica. Lo scorso 6 settembre, infatti, ha incontrato alcuni esponenti del comitato che gli hanno illustrato la situazione e il sottosegretario si è mossa immediatamente per incontrare a breve Luca Rinaldi, il sovrintendente, per “verificare la coerenza, la compatibilità di questo tipo di concerti di un grande impatto ambientale e paesaggistico, con i caratteri storici e la destinazione culturale del complesso monumentale Parco, Villa e Giardini Reali”.

Secondo gli ambientalisti, concerti come quello di Ligabue potrebbero essere realizzati tranquillamente da altre parti. Esempio: allo stadio Brianteo, mentre il complesso del Parco dovrebbe essere destinato alla sua funzione monumentale. “La Procura ha avviato un’inchiesta sui danni registrati la scorsa estate – ha concluso il legale del comitato -. Noi saremo vigili anche in questa circostanza per controllare e segnalare altre situazioni pericolose”.