“Nuova” Villa Reale, i commercianti: “Bella, ma si deve fare molto di più!”

La voce sul commercio locale. Come una valanga ecco il bilancio dopo la rinascita del bene architettonico più importante della città.
“Fino al 2014 la Villa Reale era un cumulo di mattoni inutilizzati. Vedere cosa è diventato ora non può che essere positivo”. Le parole di Domenico Riga, da quasi 3 mesi presidente dell’Unione Commercianti di Monza e circondario, a due anni esatti dalla riapertura della Reggia del Piermarini, esprimono la soddisfazione delle categorie commerciali, cuore pulsante del capoluogo brianzolo. Dunque lo sforzo economico di oltre 20 milioni di euro, i numeri da record degli ingressi alla Versailles della Brianza (300mila solo nel primo anno) e il successo di mostre come “Oltre lo sguardo” sul fotografo americano Steve McCurry, raccolgono il consenso di chi vive e produce in città. E testimoniano la consistenza del progetto di restauro, che ha riportato all’antico splendore il corpo centrale e l’avancorte della Villa Reale. Eppure, eppure, c’è più di un però. Il giudizio dei commercianti brianzoli sul nuovo capitolo della secolare storia della residenza asburgica non è tutto rose e fiori. Tra tante luci, insomma, non mancano le ombre.
“Per essere pienamente soddisfatti – afferma Riga, anche ottico e consigliere comunale di Forza Italia – c’è bisogno di collegare le attività della Villa Reale alla città. E’ compito dell’amministrazione e di chi gestisce la Reggia – continua – organizzare eventi più in sintonia con il tessuto urbano”. In questa direzione, quali le idee da mettere in campo? “Si potrebbero incentivare i trasporti, magari con navette elettriche in modo da non avere ricadute sull’ambiente – propone il presidente dell’Unione Commercianti di Monza e circondario – o anche pensare a ticket d’ingresso cumulativi alla Villa Reale ed altri monumenti cittadini. E perfino una Card turistica, che preveda degli sconti in alcuni esercizi commerciali”.
L’obiettivo, insomma, è quello di aumentare l’attrattività del capoluogo brianzolo. Che, per la verità, non ha mai avuto una grande tradizione in tal senso.
“Far passare Monza da città di lavoro a città da visitare – afferma Giampietro Meroni, consigliere dell’Unione Commercianti di Monza e circondario e referente per il Commercio del Distretto di Monza – bisogna creare un beneficio per l’intero sistema integrato del capoluogo. Si deve completare l’offerta turistica – continua – si potrebbe, ad esempio, rendere la Cappella degli Zavattari quello che è la Cappella degli Scrovegni di Giotto per Padova. O ancora valorizzare l’autodromo, il Roseto e l’aspetto botanico con i Giardini della Villa Reale e il Parco”.
Dai commercianti, quindi, parte l’invito a studiare iniziative per attrarre i turisti e farli restare in città almeno una notte. Anche perché nel 2015 c’è stato l’Expo, che, combinato con la riapertura della Villa Reale, ha avuto sicuramente effetti positivi. Lo dimostra
l’aumento, certificato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, delle imprese operanti sul territorio (10.993 rispetto alle 10.900 del 2014). Con incrementi interessanti soprattutto per i comparti del commercio (3.618 imprese nel 2015 rispetto alle 3.589 dell’anno precedente) e dell’alloggio-ristorazione (+34 aziende nel 2015). Ora, però, c’è da continuare sulla strada intrapresa.
“L’Expo ci ha dato un grande aiuto, ma è stato un evento unico – spiega Luigi Nardi, componente della Giunta dell’Unione Commercianti di Monza e circondario e titolare del prestigioso Hotel De La Ville – a fine 2016 faremo i conti e capiremo se la Villa Reale può camminare con le proprie gambe e fare da volano per la città. Bisogna lavorare sul marketing e la promozione – continua – per conservare la visibilità acquisita ed eliminare alcune imperfezioni, soprattutto a livello organizzativo”. Non sarà così facile, ma le speranze sembrano esserci.
“E’ giusto che una struttura come la Villa Reale venga utilizzata in tutte le sue potenzialità – afferma Andrea Resnati, referente per la ristorazione nel Consiglio dell’Unione Commercianti di Monza e circondario e gestore di diversi locali a Monza – bisogna lasciare che prenda piede, ci vorrà del tempo, ma gli eventi come quello di Meregalli, le mostre e le iniziative nel Parco, porteranno i loro frutti”.