Trasporto pubblico, le Province lombarde battono cassa

Per evitare tagli alle linee servirebbero quasi 14 milioni di euro. “L’assessore Sorte ci ha rassicurato sull’impegno di Regione Lombardia” – spiega Ponti
Il trasporto pubblico locale si attacca al tram. Mercoledì mattina in Regione Lombardia si è svolto un nuovo incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte. Sul tavolo, appunto, la questione dei finanziamenti del Tpl in Brianza e in tutte le Province lombarde, rappresentate nella circostanza da Gigi Ponti, il presidente della Provincia di Monza. Sorte ha garantito l’impegno della Regione, ma fra le pieghe dei documenti elaborati dall’Upi, l’Unione province italiane, è emerso che per rimettere in linea di galleggiamento il trasporto pubblico lombardo servirebbero quasi 14 milioni di euro.
“L’assessore Sorte ci ha rassicurato sull’impegno di Regione Lombardia – spiega Ponti -, ma ad aggi non è ancora chiaro quali e quante risorse aggiuntive potranno essere destinate alle Province per coprire i servizi. Purtroppo il tempo sta per scadere e ci serve sapere subito quando potremo contare su risorse certe per garantire il servizio all’utenza: per questo il prossimo urgente incontro è già in calendario per mercoledì prossimo, 21 settembre, anche alla presenza dell’assessore Regionale al Bilancio: serve fare qualcosa subito”.
Monza ha un buco di 1 milione e 800 mila euro, ma a stare peggio sono la Città metropolitana, alla quale per evitare tagli drastici al servizio serviranno quasi tre milioni di euro, e Brescia che avanza richieste di 3 milioni e 900 mila euro. Bergamo e Como, più o meno, è sugli stessi livelli di Monza.