Confimi, salario più alto per i Metalmeccanici: ecco il nuovo contratto

Presentato ieri a Villa Fontana il nuovo contratto per il settore Metalmeccanico condiviso tra Confimi e Fim – Cisl e Uilm-Uil. Ecco tutti i dettagli.
Ci sarà un aumento salariale per i lavoratori delle aziende aderenti a Confimi che hanno sottoscritto il contratto metalmeccanici presentato ieri, 24 ottobre a Villa Fontana di Capriano di Briosco. Più soldi in busta paga, ma anche interventi mirati a promuovere l’occupazione nelle aziende industriali attraverso l’introduzione di un nuovo contratto di ingresso denominato “Socrate”; razionalizzazione e migliore fruibilità dell’ orario di lavoro per la competitività del sistema industriale; miglioramento delle forme di welfare integrativo esistenti.
Nel dettaglio, il contratto, che dura 36 mesi e scadrà quindi il 31 maggio 2019, definisce gli incrementi dei minimi salariali nazionali. Rispetto agli attuali minimi in vigore nel settore dal 1 settembre è previsto un aumento di 25 euro. Le Parti si incontreranno entro aprile 2017 per definire gli incrementi successivi. Inoltre, verrà erogata una somma a copertura del periodo 1 giugno – 31 agosto 2016, pari a 75 euro, a titolo di Una tantum.
Questi i benefici che trarranno i lavoratori delle aziende aderenti a Confimi, prima associazione ad aver già firmato il contratto nazionale con FIM – CISL, UILM – UIL. Durante l’incontro di ieri l’illustrazione dettagliata difronte ad una platea di oltre 50 imprenditori è stata fatta da Riccardo Chini, presidente Confimi industria Monza e Brianza e presidente del settore Meccanica, Luca Colonna, segretario nazionale, Uilm-Uil, e da parte di Nicola Alberta, segretario nazionale, Fim – Cisl.
Già una decina di aziende solo in Brianza hanno aderito alla nuova proposta, ma Confimi Impresa Meccanica conta circa 80 mila lavoratori del settore delle piccole e medie imprese in Italia. Il nuovo protocollo punta a ridisegnare un nuovo equilibrio tra vita e lavoro, nell’ottica di valorizzare le persone e motivarle per il conseguimento degli obiettivi.
“La firma del contratto in anticipo rispetto alla scadenza è un segnale di normalità. Le Relazioni industriali sono un valore del nostro Paese. – ha commentato Riccardo Chini – Se altri sono abituati a non firmare i contratti o a lavorare con documenti scaduti è affare loro. Noi abbiamo lavorato bene e in tempi piuttosto rapidi, due mesi e mezzo, per arrivare a questo risultato condiviso.”
“Ho notato un approccio positivo – gli ha fatto eco Gabriella Meroni, vice presidente di Confimi Monza e Brianza – Questo contratto è l’esempio di un modello evoluto, una formula innovativa che tiene conto delle esigenze delle aziende e di quelle dei lavoratori.”
Foto gentilmente concesse da Marco Brioschi.