Ecco il progetto “Noi per e con gli altri” della Fondazione Stefania

17 ottobre 2016 | 00:01
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Ecco il progetto “Noi per e con gli altri” della Fondazione Stefania

La Fondazione Stefania supportata dal Comune di Lissone presenta i nuovi laboratori che prenderanno vita presso il “Centro Colori della Vita”.

La Fondazione Stefania di Lissone da anni propone attività e laboratori all’interno del Servizio Formazione del Centro Diurno Carlo Gariboldi. Il progetto “Noi per e con gli altri” non è altro che una naturale conseguenza delle esperienze portate avanti nel tempo dai volontari dell’associazione.

Uno degli scopi principali di questo progetto è quello di trasferire agli allievi- ragazzi con disabilità che scelgono di partecipare a tali attività- una maggiore consapevolezza di sé e degli altri attraverso incontri di diverso tipo, che permettano loro di avvicinarsi al mondo degli adulti in maniera corretta. L’idea promossa anche dal Comune di  Lissone è quella di realizzare laboratori aperti a tutta la città in grado di incentivare i legami sociali.Facciamo un po’ di movimento?” è solo uno di questi laboratori pensati come luogo di incontro e crescita personale. Si tratta di una Ginnastica Dolce eseguita con movimenti lenti, graduali e a basso impatto che ha visto protagonisti i ragazzi della Fondazione Stefania e alcuni anziani di Lissone negli spazi messi a disposizione dal “Centro Colori della vita”. Da sottolineare lo scambio reciproco che è la vera anima di questa attività: da una parte i ragazzi che hanno favorito l’esercizio fisico dei meno giovani, dall’altra i volontari che hanno contribuito a rendere la ginnastica più piacevole grazie storie e aneddoti legati alle proprie esperienze personali.  “Uno degli scopi primari di questo laboratorio- ci ricorda l’assistente Fabio Bonacina– E’ quello di favorire l’incontro tra persone differenti per arrivare a costruirsi una propria identità individuale attraverso gli altri”. Per questo la ginnastica Dolce non rimarrà un progetto isolato, ma sono state già pensate tante altre proposte per sostenere questo tipo coesione sociale. Dopo il successo dello scorso anno infatti, il laboratorio 2016-17 torna con qualche piccola novità . Oltre ai consueti esercizi di stretching i partecipanti dovranno cimentarsi in alcune semplici attività teatrali che siano in grado di mettere in relazione la narrazione con la parte corporea. Un’ idea questa che va nella direzione di incrementare la conoscenza tra i vari componenti del gruppo nella logica dell’arricchimento personale.

L’entusiasmo e la gioia di stare con gli altri non mancano, adesso non resta che cominciare con un nuovo anno di laboratori all’insegna dell’amicizia e della condivisione reciproca. Perché è grazie all’incontro che abbiamo la possibilità di crescere giorno per giorno, scoprendo noi stessi e donandoci al prossimo.