L’allarme di Confartigianato sui costi dell’energia elettrica per le PMI

28 ottobre 2016 | 00:00
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L’allarme di Confartigianato sui costi dell’energia elettrica per le PMI

Nuova riforma degli oneri generali del sistema elettrico, il fine è quello di riequilibrare il peso degli oneri tra settore industriale ed altri settori e alla riduzione del gap di prezzo per gli energivori.

Nei giorni scorsi il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato quali saranno gli obiettivi della riforma degli oneri generali del sistema elettrico, finalizzata “al riequilibrio del peso degli oneri tra settore industriale ed altri settori e alla riduzione del gap di prezzo per gli energivori”.

I vertici di Confartigianato hanno da subito riconosciuto in queste affermazioni un passo indietro rispetto alle ultime positive azioni del Governo che aveva riconosciuto lo squilibrio degli oneri a carico delle piccole imprese (le quali attualmente contribuiscono per il 45% al gettito complessivo degli oneri), mettendo in campo una serie di misure che, sebbene non ancora risolutive, rappresentavano un importante segnale di attenzione su questo problema.

ferrario_barzaghiSe con il Decreto Legge 91/2014 il Governo aveva creato le condizioni per ridurre le bollette delle piccole imprese di 620 milioni all’anno, ora la cifra (1 miliardo e mezzo l’anno) destinata alle agevolazioni per gli energivori raddoppia il gettito raccolto sulle bollette per tale agevolazione

«In questo modo si rischia di minare la fiducia nei confronti del mercato libero, proprio nel momento in cui piccole imprese e famiglie dovrebbero invece essere accompagnate verso questo mercato» ha commentato Giovanni Barzaghi, Presidente di APA Confartigianato Milano-Monza Brianza.

Dal 1 gennaio 2017, infatti, verrà avviata la Tutela Simile, una sorta di prova generale voluta dall’Autorità per l’energia proprio per traghettare i consumatori verso il mercato libero. I clienti di minori dimensioni dovrebbero essere incoraggiati ad andare verso il mercato libero da uno sconto degli operatori, ma se gli oneri (che già oggi pesano sulla bolletta di una piccola impresa per il 40% a fronte del 20% circa del costo dell’energia) verranno ulteriormente aggravati, il risultato potrebbe essere l’annullamento del beneficio economico nel passare al mercato libero.

«Come associazione stiamo cercando di guidare i nostri imprenditori in questo non facile passaggio con strumenti trasparenti e concreti, come il consorzio C.En.P.I. – ha dichiarato Paolo Ferrario, Segretario Generale APA – C.En.P.I., che nella sola provincia di Monza conta già quasi 2000 imprese aderenti per oltre 70 milioni di kWh, opera come gruppo d’acquisto ed è quindi in grado di individuare i fornitori migliori e ottenere i prezzi più convenienti»

Per sottolineare la propria posizione, la Confederazione ha indirizzato una lettera al Ministro Calenda, auspicando “che non si voglia invertire la direzione intrapresa con una riforma che guardi ai settori produttivi e agli sgravi per gli energivori e non al riequilibrio della forte sperequazione tra categorie di partecipanti al gettito”.

In foto da sinistra: Giovanni Barzaghi, Paolo Ferrario.